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Verso la Terrasanta
‘I viaggi verso i luoghi santi, con l’intento specifico di commemorare il “fatto” cristiano, hanno inizio già nel II secolo (fra i primi è il vescovo di Sardi, Melitone) e si intensificano poi dopo il tempio di Costantino. La mostra concentra l’attenzione su tre documenti dell’antichità che illustrano, con diversa ispirazione, il viaggio verso la Terra Santa. Il primo è l’Itinerario Burdigalense (noto anche come Gerosolimitano), datato all’anno 333 d.C., che elenca le tappe della via da Bordeaux a Gerusalemme attraverso buona parte dell’impero romano; il tratto asiatico di questo percorso reca qualche indicazione anche su luoghi ricordati dalla Bibbia o dai Vangeli. Risale alla fine del IV secolo la Peregrinatio di Egeria, il diario del viaggio di questa matrona romana che si spinse a visitare anche i luoghi santi del Sinai e dell’Egitto. Il viaggio di Egeria si affianca a quello, ugualmente a carattere religioso, compiuto da altre donne, da Elena, madre di Costantino, a Melania. Viene infine esaminato un testo databile forse al VI secolo che, opera di un anonimo viaggiatore piacentino, segna una decisa svolta verso forme di vero e proprio “turismo religioso”: ad ogni tappa significativa, il pellegrino incontra le guide, i ciceroni che gli mostrano luoghi ed oggetti significativi, come la mangiatoia della nascita di Gesù, a Betlemme. Questo percorso evolutivo del pellegrinaggio-viaggio nell’antichità sarà illustrato con immagini di luoghi, monumenti, oggetti portati come reliquie dai pellegrini.’