Lunedì 27 agosto
BAROCCO LATINOAMERICANO INCONTRI MUSICALI: NICCOLO CASTIGLIONI
"IL PRINCIPE FELICE"
Nel pomeriggio è presentata la mostra "Barocco latino-americano", allestita a cura dell’Istituto Italo-latino-americano di Roma. Partecipano Mario Magliano, segretario generale dell’Istituto, Marcello Fagiolo, docente all’università di Firenze e curatore della parte architettonica della mostra, Walter Mauro, critico letterario e giornalista, Sandra Orienti, docente di storia dell'arte all’Accademia di Napoli. Il barocco latino-americano è un fenomeno culturale ed architettonico che inizia nel ‘600 ma dura anche nel ‘700 è stato talvolta sbrigativamente definito "coloniale", ossia provinciale e ritardatario. Si tratta invece di uno stile con una sua autonomia e quindi libertà espressiva, cui, ovunque nell'America Latina, è ispirato un gran numero di documenti di grande interesse. La compagnia italiana "La piccola via" mette in scena "Il principe felice" una rappresentazione teatrale per bambini che riscuote vivo successo. Contemporaneamente ha luogo il primo dei tre incontri musicali organizzati in concomitanza con la mostra "C’è ancora musica oggi" allestita da Pippo Molino del Circolo culturale Stravinskij di Milano; per l’iconografia e gli audiovisivi ha collaborato Alberto Contri. Analogamente alla mostra, gli incontri hanno come obiettivo quello di aiutare un pubblico di non specialisti ad accostarsi alla musica contemporanea. Al centro del primo incontro Niccolò Castiglioni, compositore italiano di musica contemporanea tra i più prestigiosi e più spesso eseguiti anche in sede internazionale. Luigi Zanardi e Anna Maria Paganini al pianoforte, Luca Avanzi all’oboe e Piero Bonaguri alla chitarra eseguono di Castiglioni "Dulce Refrigerium (Sechs Geistliche Lieder)", di Pippo Molino "Rima" per oboe e pianoforte, e "Jet", per oboe; di Danilo Lorenzini "Tre pezzi facili" per pianoforte a quattro mani, e "Frammento A" per chitarra. A proposito della sua esperienza al Meeting, Castiglioni ha scritto: "In un volumetto del teologo tedesco Bernhard Haring pubblicato a Magonza si narra di un rabbino che si soffermò, un giorno davanti ad una sinagoga e disse: "Pensavo che questa fosse una casa di preghiera, ma vedo che è così strapiena di preghiere che per la preghiera non c’è più posto". Quest’inconveniente era per fortuna del tutto assente dal Meeting di Rimini Nell’insieme A panorama mi è parso molto aperto ad accogliere l'interesse di persone di disparate ideologie, e la sua prospettiva lietamente ottimistica mi è parsa corrispondere davvero a ciò che oggi può essere inteso con la parola ‘umanesimo’.