Girando per i padiglioni del Meeting abbiamo conosciuto i responsabili di alcuni stand gastronomici.
TABERNA ESPAÑOLA
Sapevate che al Meeting c’è un vero ristorante spagnolo? Abbiamo incontrato Pablo, il responsabile, che ci ha spiegato come mai sono presenti in fiera. Per lui il Meeting è un posto fisso dove con altri volontari provenienti dalla Spagna, circa 60, cucinano piatti tipici come occasione per incontrare amici e clienti nuovi o di vecchia data. La cucina è per loro un momento di convivialità: è bello mangiare e bere in compagnia ed è occasione per festeggiare insieme. Per questo dalla Spagna portano gli ingredienti per far gustare i loro piatti tipici come la paella valenciana, la tortilla de Patata, lo jamon ibérico, il pincho de tortilla e la sangria. Per Almudena, una volontaria, il Meeting offre una settimana per stare a contatto con amici e vivere in sintesi tutto quello che uno può vedere nel mondo, quindi solo lavoro ma vivere i rapporti umani.
PIZZA AUT
“Si viene per la bontà del progetto e si torna per la bontà della pizza” ecco come Pizza Aut si racconta.
Nico è il fondatore di Pizza aut. Nel 2018 ha avuto l’idea di fondare un laboratorio gastronomico in cui potessero lavorare ragazzi autistici nel mondo della ristorazione. Nel 2021 apre la prima pizzeria. Ci dice che essere presenti al Meeting è una sfida importante perché ci si trova in un contesto umano, sociale e strutturale assolutamente diverso dal solito. Ma il segreto di questo luogo è l’attenzione alla persone. Nico ha raccontato che una sera era venuta a cena una famiglia con 3 figli piccoli. Il padre dopo aver bevuto 3 birre aveva ordinato al momento del dolce un whisky, ma il cameriere si era rifiutato di portarlo preoccupato per l’incolumità dei bambini. L’uomo, colpito da questo interesse verso la persona e non per i soldi, aveva pagato il whisky che non aveva neanche bevuto.
TROFIETTE E FARINATA
Tra i vari pesti d’Italia quello genovese è il più conosciuto, come racconta Marlena, la responsabile dello stand ligure “Trofiette e farinata”. Ciò che rende speciale il loro pesto sono gli ingredienti provenienti dalle terre liguri. I germogli di basilico sono raccolti, nella città di Pra’, in sospensione per non schiacciare le foglie. L’aglio di Vessalico, dall’aroma delicato, è ricco di vitamine e funge anche da conservante naturale. Al pecorino ligure si aggiunge il formaggio Grana che invece è un elemento di scambio. I pinoli vengono dai pini marittimi, estratti con molto lavoro dalle pigne. Infine, l’olio d’oliva serve a dare cremosità al tutto.
Per la responsabile è importante che il cibo prima che bello sia buono. I piatti della tradizione ligure che lei propone sono inoltre rispettosi dell’ambiente e delle esigenze delle persone del variegato pubblico del Meeting.
Insomma, potete sbizzarrirvi, ce ne è per tutti!
A cura di Rachele Tuci, Emma Lapini, Caterina Tuci, Sofia Cappellano, Silvia Castiglioni