Francesco ed Elia, volontari al Villaggio dello Sport, raccontano la loro ‘giornata tipo’ al Meeting, tra organizzazione di tornei, assistenza ai giocatori e qualche partita qua e là.
La giornata di Francesco al Villaggio dello Sport al Meeting comincia alle dieci con il briefing e l’assegnazione dei compiti per ogni postazione sportiva. Oggi si occupa del ‘calcio a 5’ al mattino, con i ‘camp’ di squadre di Serie A come Sassuolo e Sampdoria e del basket al pomeriggio.
È la prima volta che vieni al Meeting?
“Sì, è la prima volta, ma ho già aiutato in altri eventi simili”.
Avete scelto voi di aiutare in questa postazione o vi è stata assegnata?
“Gli sport ci vengono assegnati durante il briefing al mattino”.
Come ti è venuta l’idea di aiutare il Meeting?
“20 anni fa, dopo la Giornata Mondiale della Gioventù, nel 2000. Fui invitato a partecipare come volontario. Il motto di noi “sentinelle del mattino” – così ci aveva chiamati il Papa – era “esserci per servire” e mi accompagna da allora. Quindi, se posso mettermi a disposizione lo faccio, sia per il CSI (Centro Sportivo Italiano), che in altre occasioni. Perciò vi auguro di essere strumenti per condividere la vostra passione.”
Elia, già da bambino, passava al Meeting tutta la giornata, “ora, finalmente, posso lavorarci”, racconta.
Che cos’è per te lo sport?
“Innanzitutto una passione, poi mi ha permesso di conoscere tante persone e sarà anche il mio futuro lavoro, infatti sono uno studente al secondo anno di Scienze Motorie alla Cattolica di Milano. Sono anche professore di ginnastica in una scuola media e faccio l’allenatore di calcio ai ragazzi 2012-2013”.
Come ci si sente a usare il proprio tempo per gli altri?
“Mi sento gratificato, non è tempo tolto a me stesso, perché mi piace e mi diverto.”
Pietro Trevisani, Pietro Benedetti, Mattia Dattoli, Veronica Tutone, Giovanni Mezzaris