Tra microfoni, telecamere e viaggi in cerca di orsi e balene: ecco a voi Simona Mulazzani direttrice di Icaro tv!
“Io non volevo fare la giornalista, volevo fare la maestra. Per un po’ ho tenuto i piedi in due scarpe, facendo entrambi i lavori. Mi sono laureata in filosofia, e ho iniziato alla radio, proprio con un programma di filosofia”.
A parlare è Simona Mulazzani, direttore di Icaro tv, testata che unisce una tv regionale, una radio e un sito internet. “In seguito, una collega si è licenziata e mi hanno proposto di lavorare a tempo pieno alla radio”. Simona decide di accettare, oggi la televisione è lei che la dirige.
“Sapete perché si chiama Icaro tv? Perché deriva da ‘I care’, che significa ‘io mi prendo cura’ che era il motto di Don Lorenzo Milani.” Oggi dirige una redazione di 25 persone, tra giornalisti e tecnici, ‘Icaro tv’ parla di Rimini e tutto quello che succede nel territorio.
Ti piace di più la tv, la radio o scrivere?
“La radio! Sono una gran chiacchierona, come vedete. Infatti mia nonna, con cui passavo parecchio tempo, mi diceva che potevo fare di questo piccolo talento un lavoro”
Quali sono le principali qualità di un giornalista?
“Il più grande talento nella comunicazione è saper ascoltare: mettersi in sintonia con l’altra persona. Questo ce lo insegna anche Gesù nella parabola del sordo muto, dove il primo senso che guarisce è proprio l’udito.”
Quanto tempo libero ti lascia il tuo lavoro? E a chi lo dedichi?
“Poco, perché le notizie non si fermano mai, nemmeno la domenica! Ma il poco tempo libero che ho, lo dedico al mio fantastico marito che mi sostiene sempre, e alla mia meravigliosa figlia. Oppure appena posso, faccio le valige e parto, alla ricerca di orsi e balene! Anche se in questo periodo cerco più nuove esperienze a contatto con persone di diverse tradizioni.”
Perché proprio orsi e balene?
“Perché con la natura bisogna rispettare i suoi tempi: non ci si può dare appuntamento con una balena alle tre del pomeriggio!”
E il tuo lavoro ti fa viaggiare?
“Abbastanza, per esempio sono stata in Terra Santa, in Africa e in Russia, quando ancora ci si poteva andare…”
E qual è il viaggio più interessante che hai fatto?
“In Africa: è stato un incontro molto intenso, anche se difficile da raccontare. Ho capito cos’è la vera povertà.”
Sei contenta di essere qui al Meeting?
“Si, molto! Dovete sapere che i primi tempi in cui lavoravo alla radio, mi mandavano a raccontare le storie del Meeting, proprio come state facendo voi adesso!”
Come ti senti adesso che stiamo facendo quello che facevi tu?
“È strano, infatti, di solito sono io a raccontare le storie. E non vedo l’ora di leggere il vostro articolo!”
A cura di: Ancilla, Maddalena, Marta e Teresa