Dalla realtà l’animazione

22 Agosto 2024
Tutto è possibile? Scopriamolo con Alessandro Jacomini, CEO Toolchefs Limited e Daniele Federico, Director of Photography Lighting Walt Disney Animation.

 

Oggi abbiamo assistito ad un incontro emozionante con Alessandro Jacomini e Daniele Federico che partecipano alla produzione di cartoni animati e film.

Abbiamo scoperto che alla base di tutto il processo creativo c’è una materia che sembrerebbe non centrare nulla: la matematica e la geometria, grazie ad esse infatti si possono riprodurre in modo verosimile aspetti della realtà per quanto riguarda gli ambienti, i personaggi, le scene di vita e i costumi.

E pensavate che fosse tutto frutto della fantasia? Invece no!

Ci hanno raccontato del grande lavoro di ricerca, studio e osservazione come è stato per esempio per riprodurre il castello di Frozen per cui sono stati inviati i tecnici di produzione a visitare un vero e proprio albergo di ghiaccio per studiare gli effetti luminosi e la struttura con cui ispirarsi per la creazione delle sequenze.

Abbiamo avuto la possibilità di rivolgere loro alcune domande:

Quanto tempo impiegate per produrre un’immagine completa da zero?

“Il tempo è relativo, dipende dalla complessità della scena, per le più impegnative impieghiamo anche alcuni mesi.”

E per produrre un film intero?

“Dai tre ai cinque anni e, nonostante ne siano passati quasi cento dal primo film Disney (Biancaneve), i tempi di produzione non sono variati molto.”

Perché non sono cambiati i tempi?

“Perché, anche se le tecniche di prodotto si sono perfezionate, riducendo le tempistiche, il miglioramento degli effetti speciali richiede periodi di lavorazione più lunghi.”

Ci sono delle immagini che vengono scartate a causa della difficoltà degli effetti speciali?

“Per la Disney non c’è niente di impossibile, tant’è che i ‘no’ non sono accettati, perché si cerca di trovare il modo per realizzare ogni proposta anche semplificandola.”

Che effetto fa vedere un film realizzato?

“Nel vedere il film completo si è sempre un po’ nervosi perché c’è la paura che qualcosa non abbia funzionato come si era pensato… E comunque c’è sempre qualcosa che si vorrebbe fare meglio.”

Abbiamo infine chiesto: ‘Cos’è l’essenziale per voi al lavoro?’

“L’essenziale al lavoro è avere chiaro lo scopo relativo alla propria competenza capendo cosa si vuole trasferire arrivando dunque all’essenziale.”

 

A cura di: Ancilla, Elena, Letizia e Valentina