di Clarissa Cancelli
Sarà Meeting Plus Radio la trasmissione radiofonica ufficiale della quarantunesima edizione del Meeting. Il nuovo progetto radiofonico, promosso da Plus Radio - gestita da una rete di universitari di Camplus - darà la possibilità a studenti, giornalisti e volontari di raccontare gli incontri e gli eventi della settimana riminese, anche in collegamento con le piazze italiane.
Quest’anno il Meeting ha dunque una radio tutta sua, una web radio da ascoltare in diretta dal sito del Meeting e attraverso i podcast dalla piattaforma Spreaker: https://www.meetingrimini.org/edizione-2020/radio-meeting-20/ .
“Nelle ultime edizioni – spiega Concetta Russo, responsabile di Radio Meeting - ho coordinato il settore e seguivo per lo più Radio Vaticana e Radio Icaro, producendo servizi e interviste dedicate. Quest’anno abbiamo deciso di creare una vera e propria radio. E lo abbiamo fatto mettendo in gioco i ragazzi, che comunque operano come professionisti a tutti gli effetti”.
“Si comincia con la rassegna stampa - spiega ancora Concetta Russo - poi si va avanti con brevi interviste agli ospiti, sia al Palacongressi sia nelle piazze dove saranno proiettati gli incontri. Ci è sembrato importante investire nella radio, perché è uno strumento davvero efficace per raggiungere le persone: può arrivare a coinvolgere chiunque”.
Due gli spazi di programmazione dalle 11 alle 13 e dalle 18 alle 20.
A prestare la voce ai microfoni del Festival non saranno solo gli studenti, ma anche alcuni professionisti dell’informazione. Tra questi Paolo Cremonesi, giornalista, una carriera in Rai: “Ho seguito il Meeting per tanti anni con il Gr1 quindi è una realtà che conosco bene - spiega -. Quest’anno ho risposto molto volentieri all’invito di partecipare come volontario”.
“Uno dei programmi - continua Cremonesi - è uno spazio di circa mezz’ora all’interno delle quattro ore di programmazione, in cui collegarci con le piazze in Italia, ma anche all’estero, che ospiteranno il Meeting. Ogni pomeriggio vogliamo far raccontare “live” che cosa accade: gli eventi trasmessi, le reazioni e i percorsi”.
Il Meeting di quest’anno si colloca in un momento storico molto particolare. “In giro si respira un’aria nichilista di sconfitta - osserva Cremonesi - Per questo penso che proprio dall’esperienza dei giovani, dai loro desideri più profondi e dalla loro energia di vita possa ripartire un progetto per il nostro Paese”.
“Il Meeting dà spazio a ciò che uno desidera di più - conclude Concetta Russo -. È un posto dove si può sperimentare, dove si può mettere in gioco fino in fondo il proprio valore”.