Il sostegno al Meeting nasce sempre da un rapporto di amicizia e di corresponsabilità, da amici che vogliono partecipare alla costruzione di un luogo che ritengono importante per sé e per il mondo.
Per questo nella rubrica “Volti che costruiscono” di oggi desideriamo condividere con voi le parole che un caro amico e sostenitore del Meeting ci ha inviato in questi giorni.
Carissimi amici, approfitto di qualche ora in aereo per scrivervi due righe che mi stanno a cuore.
Quest'anno ho sentito la necessità di incrementare il contributo (comunque infinitesimale) alla realizzazione del Meeting.
Ritengo infatti che il Meeting sia un potente ed efficace tentativo per contrastare il crescente clima di odio e di guerra a cui stiamo drammaticamente assistendo.
Da solo difronte ad esso mi ritrovo completamente impotente, mentre l'esperienza del Meeting, con la sua capacità di incontrare qualsiasi cultura, di mostrare a tutti, visitatori e illustri relatori, un popolo di un'affascinante letizia, può contribuire grandemente a una pace vera.
Un segno di qualcosa in atto che può risvegliare il cuore di tutti, una cultura che nei fatti fa riscoprire l'uomo a sé stesso.
Mi pare che oggi non ci sia nulla di più urgente di questo.
Un grande abbraccio e grazie della vostra fatica e impegno
Roberto