29 Settembre 2023
Irene è un’insegnante, ha frequentato il Meeting da ragazza e poi nel 2013 e nel 2019 ha fatto la volontaria alla ristorazione.
Il Meeting per lei è il luogo del cuore, “è un momento in cui una persona può fare l’esperienza di una vita diversa”, dice con entusiasmo.
Per Irene nella settimana riminese si trova l’umano, ciò che è bello, vero e buono, e l’umano è rapporto tra persone, dono, reciprocità.
A lei piace servire, e al Meeting ha trovato la possibilità di mettersi a servizio degli altri scoprendo qualcosa che non immaginava: quando ha fatto la volontaria alla ristorazione si è accorta che si dà per ricevere, ma quello che si riceve è qualcosa di più di quello che si dà.
Per Irene quindi donare al Meeting è un gesto di grande valore, ha una coscienza chiara che il valore sta in chi dona e non in quanto materialmente dona, perché il gesto del donare nasce da una gratitudine.
Irene guarda a quello che succede al Meeting con tanto stupore, affascinata da quello che si incontra, in ogni spazio vive l’umano.
Il Meeting è un polmone che fa vivere l’esperienza dell’amicizia e della pace. Oggi questa esperienza viene contrastata, spesso si trovano individualismo, indifferenza e inimicizia, prevalgono le logiche del profitto e dello scontro.
Al Meeting il cielo si specchia nei grandi saloni della Fiera di Rimini, vi è nelle differenze unità per cui Irene non ha dubbi, “il Meeting è strumento di pace”.
Fare una donazione, ognuno secondo le sue possibilità è quindi fondamentale, è il modo con cui una persona nella sua semplicità dà il proprio contributo perché continui ad esistere e cresca un’esperienza di umanità e pace.
Qui sta il valore del donare, si dà al Meeting qualcosa, così che si potenzi e dando si riceve in umanità, si diventa più appassionati alla vita e aperti agli altri.
Costruiamo insieme questa grande storia
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