Chi siamo
Tajani Antonio
Nato a Roma il 4 agosto 1953, è figlio di un ufficiale dell’esercito italiano e di una docente di Greco e Latino. Laureato in Giurisprudenza all’Università La Sapienza di Roma, è stato Ufficiale dell’Aeronautica Militare Italiana. Coniugato, con due figli, parla correntemente francese, inglese e spagnolo.
Giornalista professionista dal 1980, è stato cronista parlamentare, conduttore del GR1 Rai, responsabile della redazione romana del quotidiano “Il Giornale” diretto da Indro Montanelli, di cui è stato stretto collaboratore per dieci anni.
È stato, inoltre, inviato speciale in Libano, Unione Sovietica e Somalia.
Co-fondatore di Forza Italia, è stato coordinatore regionale del partito nel Lazio dal 1994 al 2005. Nel governo Berlusconi I è stato portavoce del Presidente del Consiglio.
Nel 1994 è eletto per la prima volta al Parlamento europeo. Questo è stato l’inizio di oltre due decenni di forte impegno per il progetto europeo e per i cittadini dell’Unione. Ha contribuito a stilare il progetto della Costituzione europea come membro della Convenzione sull’avvenire dell’Europa, presieduta da Valéry Giscard d’Estaing.
Dal 2001 al 2004, è stato anche Consigliere comunale al Comune di Roma.
Nominato Commissario europeo per i trasporti nel 2008, ha contribuito a valorizzare le reti transeuropee dei trasporti e a creare un quadro normativo europeo a tutela dei diritti dei passeggeri. Nel 2010, è nominato Vicepresidente e Commissario europeo per l’industria e l’imprenditoria, lavorando per la reindustrializzazione, la “crescita verde”, l’aiuto alle PMI, in particolare con la direttiva sui ritardi di pagamento e i Piani d’azione per tutti i settori dell’industria, a partire dall’acciaio. Tra le azioni promosse per sostenere la crescita e tornare a livelli più elevati di occupazione, ha posto in essere misure specifiche destinate ad agevolare il trasferimento di imprese, a migliorare l’accesso ai finanziamenti e a dare una seconda opportunità dopo un fallimento d’impresa.
Nel 2014 viene rieletto come deputato al Parlamento europeo e assume la carica di primo Vicepresidente, con delega alla sicurezza, al dialogo interreligioso e alla Casa della storia europea.
Nel passaggio fra Commissione e Parlamento europeo, con una lettera al Presidente Barroso, comunica di rinunciare all’indennità transitoria pari a 468mila euro a cui aveva diritto in qualità di ex Vicepresidente della Commissione. Ha ritenuto opportuno dare una prova di sobrietà e solidarietà in un momento di grande difficoltà per i cittadini europei.
Nell’aprile 2015, la città di Gijon, nel Nord della Spagna, gli ha dedicato una strada come riconoscimento del lavoro svolto durante il suo mandato di Vicepresidente della Commissione europea, essendosi battuto per evitare la chiusura di uno stabilimento industriale, salvando 210 posti di lavoro.
Il 17 gennaio 2017, è eletto Presidente del Parlamento europeo. In questa veste, ha organizzato i “Dibattiti sul futuro dell’Europa”, a cui hanno partecipato 18 fra Capi di Stato e di Governo. Ha, inoltre, organizzato 12 Conferenze di alto livello su temi come migrazione, ricerca, turismo, impresa, patrimonio culturale, digitale. Il suo mandato è stato caratterizzato da un forte impegno per una difesa comune europea, il sostegno all’economia reale e al rilancio del ruolo dell’Ue sullo scenario globale, in particolare in Africa e America Latina.
Nel suo primo discorso da Presidente del Parlamento europeo ha voluto dedicare la sua elezione anche alle vittime del terremoto che aveva colpito l’Italia nel 2016. Successivamente nel 2018, ha deciso di devolvere i 30 mila euro del premio Carlo V ai comuni di Arquata del Tronto, Norcia e Accumoli.
La Comunità ebraica europea ha deciso di dedicargli un bosco di 18 alberi, simbolo della vita, in Israele, come segno di riconoscimento del suo lavoro “per costruire ponti tra le religioni così come tra l’Unione europea e le varie confessioni”.
Nel marzo 2020, durante la pandemia di Covid-19, ha deciso di devolvere la sua indennità da parlamentare europeo alla città di Fondi alla quale è legato da molti anni e che è stata una delle città più colpite dal coronavirus.
Dal 2019 al 2022 ha ricoperto il ruolo di Presidente della Commissione per gli Affari costituzionali e della Conferenza dei presidenti di Commissione del Parlamento europeo. Nel gennaio 2022 viene rieletto per acclamazione alla presidenza della Commissione per gli Affari costituzionali. Ha lavorato attivamente alla realizzazione della Conferenza sul futuro dell’Europa ed è stato protagonista dei negoziati dell’accordo sulla Brexit, battendosi per i diritti dei cittadini europei residenti nel Regno Unito.
Dal 2002 è Vicepresidente del Partito popolare europeo. È inoltre Vicepresidente di Forza Italia dal luglio 2018 e Coordinatore nazionale dal febbraio 2021.
Partecipa, da oltre vent’anni, alle opere di volontariato della “Comunità in Dialogo” di Trivigliano (FR), per il recupero e il reinserimento sociale dei giovani tossicodipendenti. A questa realtà, dal 2018, devolve anche la sua pensione come ex Vicepresidente della Commissione europea.
Dal 22 ottobre 2022 è Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.