Vogliamo tutto: 1968-2018

Anno di presentazione: 2018
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A cura di Andrea Avveduto, Maria Bocci, Pietro Bongiolatti, Edoardo Bressan, Marta Busani, Francesco Magni, Luca Pesenti, Paolo Valvo

La mostra nasce dal desiderio di approfondire un momento decisivo della storia del Novecento, il Sessantotto, che a distanza di cinquant’anni rischia di rimanere un «mito» fondativo della società contemporanea (negativo o positivo che sia), senza che se ne comprenda la reale portata storica.
Il percorso della mostra inquadra dunque il Sessantotto all’interno dei profondi cambiamenti che hanno modificato l’Italia e la società occidentale negli anni Sessanta, a partire dal boom economico e dall’affermarsi del consumismo per arrivare alla contestazione studentesca di fine decennio.
È un percorso segnato dall’istanza di autenticità rivendicata dai «giovani», che emergono forse per la prima volta come gruppo sociale autonomo.
La mostra affronta poi gli esiti contraddittori della contestazione giovanile che, se porta al superamento di vecchie consuetudini a favore di nuove forme di libertà e di socialità, si risolverà però nel successo di quell’individualismo radicale che ispira la società odierna.
Sono tanti i temi emersi nel Sessantotto che ancora oggi ci interpellano: il rapporto padri-figli, le relazioni tra giovani ed adulti, la dialettica fra tradizione e innovazione, la correlazione tra desiderio ed utopia e l’affermazione della soggettività in rapporto al tema dei diritti.
È lecito, allora, chiedersi se l’attuale «cambiamento d’epoca» affondi le sue radici anche in quella sorta di «rivoluzione antropologica» che si è avviata negli anni Sessanta. La mostra proverà ad affrontare questi interrogativi.

Anno di presentazione
Questa mostra è stata realizzata in occasione della manifestazione “Meeting per l’Amicizia fra i popoli”, anno 2018

Servizio del Tg Meeting