A cura di:
Enrico Gamba, Claudio Giorgi, Marco Paolizzi, Luigi Negri
Albert Einstein l’ha paragonata ad un romanzo giallo, un intreccio imprevedibile, paradossale, provocante, una delle più grandi avventure del pensiero, una sfida per la ragione umana: la fisica, specie quella del Novecento, è un continuo imbattersi ed accadere di imprevisti. La mostra può virtualmente dividersi in quattro punti salienti: L’imbattersi in fatti inaspettati; l’emergere di conseguenze inaspettate da formulazioni matematiche escogitate in modo del tutto ignaro e indipendente; l’apparire dei personaggi come Einstein fuori dalle righe, nel senso di essere dotati della capacità di elaborare punti di vista eccentrici rispetto alla pratica scientifica usual; il fatto che le teorie scientifiche per essere considerate tali devono sottomettersi alla necessaria condizione di ammettere imprevisti, ossia di contenere la possibilità che eventi inaspettati le falsifichino. Una teoria che non ammette nessun evento falsificante, ossia che non è aperto ad imprevisti più o meno probabili, è magia. Il più acceso sostenitore di simili posizioni è Popper.
Anno di presentazione
Questa mostra è stata realizzata in occasione della manifestazione “Meeting per l’Amicizia fra i popoli”, anno 1997