A cura di:
Fondazione Russia Cristiana
Il monastero delle isole Solovki, fondato verso la metà del sec. XV nell’estremo nord della Russia, situato su un arcipelago nel mar Bianco, è uno dei luoghi più significativi della storia del popolo russo. Il monastero che fu trasformato nel 1920 nel lager modello da Lenin, viene descritto da Solzenicyn con le sue pagine più terribili e poetiche ne “L’Arcipelago Gulag”. La mostra dedicata a questo luogo si articola in due registri paralleli che s’intersecano tra loro, il lager e il monastero, attraverso documentazioni fotografiche, rilievi architettonici, scritti e testimonianze. Il filo rosso della mostra è l’idea di santità come qualcosa che continua nel tempo assumendo forme diverse, ma sempre testimoniando Cristo come la presenza che trasfigura la vita: i monaci che riescono a creare nella terribile natura del Nord un paradiso, i martiri che rendono presente Cristo e umana la vita nell’inferno del lager.
Anno di presentazione
Questa mostra è stata realizzata in occasione della manifestazione “Meeting per l’Amicizia fra i popoli”, anno 1998
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