Mostra a cura di Elio Sindoni e Giovanni Zambon
San Giuseppe Freinademetz, un santo conosciuto quasi esclusivamente in Alto Adige, ma che è stato un fulgido esempio di un missionario la cui vocazione era mossa dalla chiamata diretta di Dio, una chiamata che lo ha spinto, pur con grande dolore, a lasciare i suoi cari e la dolce Badia, che tanto amava, per portare la parola di Cristo in Cina, una terra lontana che gli parve, almeno inizialmente, inospitale. Ma convinto che Dio gli aveva assegnato questo popolo, alle periferie del mondo, un popolo che il Destino non voleva lasciare solo, sopportò fatiche, persecuzioni, malattie, e scattò in lui una profonda affezione per i cinesi: “Io amo la Cina e i cinesi e sarei pronto di morire mille volte per loro”. All’inizio della sua missione, la vastissima zona affidatagli, quasi nove milioni di abitanti, contava meno di 200 battezzati. Quando, per gli stenti e la malattia morì, vi erano quarantamila battezzati e altrettanti catecumeni.
Anno di presentazione
Questa mostra è stata realizzata in occasione della manifestazione “Meeting per l’Amicizia fra i popoli”, anno 2014