Mostra promossa dal Centro Culturale Marcello Candia di Melzo (MI)
A cura di Don Gaetano Brambilla e Annachiara Izzo
Siamo in pieno Rinascimento, sotto il papato di Giulio II: Michelangelo lavora nella Cappella Sistina, Bramante progetta la nuova Basilica di San Pietro. Raffaello viene incaricato di affrescare le nuove sale dei palazzi vaticani, la Stanza della Segnatura nasce come studio e biblioteca personale di Papa Giulio II: lì si concentra la sapienza maturata alla ricerca del bello, del giusto e del vero insita nell’uomo, ricerca che trova la meta in Dio, nella Trinità.
Questa mostra muove proprio dallo stupore di fronte a questa sala e poi con l’incontro con l’opera di Raffaello nei diversi tempi della sua vita. Intende sollecitare il visitatore ad imparare a vedere, ad osservare non superficialmente. Spesso le opere d’arte vengono descritte dal punto di vista formale, figurativo, tecnico: qui tutto questo non viene negato, ma si cerca di affrontare il significato; nel caso specifico ciò è decisivo per tutti (si racconta il fatto cristiano come un avvenimento presente) e soprattutto per il cristiano perché può diventare occasione per pensare alla propria fede.