A cura di Riccardo Castellanza, Francesca Giussani, Martino Negri, Fabio Tradigo, Maddalena Sala
Costruire è una cosa grande ed è innanzitutto avere uno scopo e condividerlo insieme ad altri. Costruire è anche essere guidati da qualcuno che detta la rotta e che, nolenti o volenti, va seguito.
Per costruire è necessario seguire l’ordine che già c’è ed è anche necessario fare con ordine. Costruire è partecipare alla creazione, che è l’opera prima di Dio. Ognuno fa un pezzo. Il suo piccolo pezzo. Umilmente, quotidianamente, ripetitivamente, banalmente. Costruire è quindi lavorare.
Ogni pezzo, ogni lavoro, ogni momento di cui la costruzione è fatta, è perché c’è bisogno di quella cosa ed è perché resti. Si costruisce qualcosa, ma attraverso quella cosa si costruisce anche sé stessi. Si diventa grandi. L’uomo costruisce e nel farlo edifica sé stesso.
Dialogheremo con i maestri di ieri e di oggi, Da Vitruvio a Libeskind, passando per Torroja, Gio Ponti, Nervi. Dalle cattedrali del medioevo al completamento della Sagrada Familia, dagli acquedotti romani ai moderni ponti a grande luce, dalle piccole abitazioni in legno e terra ai grattacieli delle megalopoli di oggi. Dalla pietra alla stampa 3D, passando per il calcestruzzo e l’acciaio. La mostra sarà l’occasione di immergersi nella grande eterna sfida, quella dell’uomo costruttore, rendendo tutti partecipi della sua evoluzione. Un’avventura da sempre caratterizzata dai traguardi raggiunti con i nuovi materiali e dal progredire delle conoscenze scientifiche, oggi trasformata più che mai dalle tecnologie digitali.
Dentro ad ogni opera si scopriranno le grandi sfide, i limiti, gli imprevisti, i successi e gli insuccessi. In equilibrio tra intuito e rigore scientifico, arte e tecnica.
Anno di presentazione
Questa mostra è stata realizzata in occasione della manifestazione “Meeting per l’Amicizia fra i popoli”, anno 2019