A cura di:
Marco Paola
Prendendo spunto dal libro “La perdita del centro” di Hans Sedlmayr, la mostra propone un percorso critico all’interno della storia dell’arte, ponendo l’accento sulla crisi dell’uomo moderno. Atmosfera da sogno e da narcosi sono i sentimenti predominanti: l’astrattismo come negazione del visibile; il surrealismo come deformazione onirica del visibile; fino alla Pop-art come assenza di valore, di consistenza. Tutto ciò è sintomo di una crisi profonda dell’uomo. Il fine della mostra non è quello di giudicare da un punto di vista morale o etico l’operato dell’artista; né prendere posizione a favore di uno stile o di un movimento artistico. Lo scopo è quello di aiutare a prendere coscienza della tragicità della cultura in cui siamo immersi, di un uomo che ha perso il proprio volto umano, ma che non può rinunciare in alcun modo a desiderare di incontrare una risposta al grido di significato che lo costituisce.
Anno di presentazione
Questa mostra è stata realizzata in occasione della manifestazione “Meeting per l’Amicizia fra i popoli”, anno 1998
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