Georgia, paese di oro e di fede Identità e alterità nella storia di un popolo

Anno di presentazione: 2016
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A cura di Marilyn Kelly Buccellati e il Museo Nazionale di Tbilisi in Georgia.
Con la collaborazione di Marco Rossi, Alessandro Rovetta, Giovanni Santambrogio e alcuni studenti dell’Università Cattolica di Milano

Pur se remoto e di difficile accesso, il territorio della Georgia, insediato nella seconda più alta catena montuosa d’Europa, fu uno dei primi ad aprirsi alla Cristianità, già nel IV secolo d.C. Questo diede origine a una stupefacente fioritura di arte e architettura. La mostra illustra questa straordinaria ricchezza mostrando nei dettagli l’unicità di questa tradizione. Nel suo relativo isolamento geografico, la Georgia riuscì a sviluppare una tematica e uno stile del tutto propri, con un sorprendente realismo che si contempera mirabilmente sia negli affreschi che nelle icone, con la spiritualità ieratica dell’arte a noi nota soprattutto grazie al mondo bizantino. È a questa tradizione che attinge la Georgia contemporanea, capace di ritrovare nuova vita nelle radici profonde della propria identità che neanche il periodo sovietico riuscì a estirpare.

Anno di presentazione
Questa mostra è stata realizzata in occasione della manifestazione “Meeting per l’Amicizia fra i popoli”, anno 2016

Servizio del Tg Meeting