A cura di:
Claudio Saporetti
In collaborazione con Bruno Biotti, Paolo Pasini, Serena Ticca
Etemenanki (Le fondamenta del Cielo e della Terra): la Torre di Babele è davvero esistita e se ne trovano ancora i resti archeologici a Babilonia. La grande Ziqquarat ha avuto una storia travagliata ed affonda le sue origini in tempi antichissimi. La dimensione, enorme per quei tempi, e la struttura a gradoni, consentivano alla divinità di prendere contatto con la terra. Gli uomini, quindi, non intendevano sfidare Dio ma acquisirne la vicinanza. Tuttavia, nel momento in cui l’uomo si è posto sullo stesso piano del divino, è iniziata la confusione dei rapporti la cui prima manifestazione è stata l’incomunicabilità linguistica. Ancora oggi siamo testimoni della pretesa che l’uomo ritiene di essere più di Colui che l’ha creato. Alla costruzione di Etemenanki, contribuirono numerosi popoli, alcuni deportati, i quali, pur affini per radici, parlavano lingue diverse, spesso incomprensibili tra loro. La mostra offre un vero e proprio percorso di riscoperta dei fatti.
Anno di presentazione
Questa mostra è stata realizzata in occasione della manifestazione “Meeting per l’Amicizia fra i popoli”, anno 2008