Di ogni cosa è buon giudice è il tempo La concezione della storia nel mondo antico fra progresso e caduta

Anno di presentazione: 2004
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A cura di:
Rivista Zetesis


Coordinamento generale
Giulia Regoliosi e Moreno Morani

L’idea di storia è una caratteristica essenziale della cultura occidentale: mentre altre civiltà si sono limitate alla registrazione dei fatti o se ne sono addirittura disinteressate, la Grecia ha proposto un ideale di storia non come ricordo di fatti irrimediabilmente passati, ma come “patrimonio per sempre” (Tucidide). Questa teoria apre all’uomo antico una serie di domande che hanno avuto risposte diverse a seconda delle epoche e degli autori: esiste un progresso? il progresso tecnico ha un corrispondente morale? verso cosa è indirizzato il progresso dell’uomo, a che serve il suo lavoro e il suo affaticarsi? Le culture ebraica e cristiana vedono lo sforzo dell’uomo indirizzato verso un preciso fine rivelato; la cultura greca, sebbene priva di tale sostegno, ha cercato ugualmente di rispondere a tali domande e i suoi tentativi mostrano la superiorità della ragione che s’interroga e dibatte sulle ragioni ultime del nostro vivere, rimanendo però priva di una soluzione definitiva.

Anno di presentazione
Questa mostra è stata realizzata in occasione della manifestazione “Meeting per l’Amicizia fra i popoli”, anno 2004

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