A cura di:
Stefano Baioni, Alessandro Giroldi, Giulia Betto, Manuela Brevi, Elisabetta Magistretti, Simona Mercatini, Giselle Montalbano, Enrico Parola,
Margherita Rango, Romina Ronchi, Lorenzo La Rocca
La figura di Don Giovanni è attestata per la prima volta nella Commedia dell’arte spagnola nei primi decenni del Seicento, costituendo quasi l’incarnazione della passione umana, del tentativo di soddisfare i propri desideri. Tutto ciò ha fatto sì che Don Giovanni fosse continuamente oggetto di rivisitazioni nel corso dei secoli. Mozart, come Pushkin, sviluppò la tragicità e la terribile potenza insita nella vicenda del seduttore incapace di trovare l’oggetto che esaudisca totalmente i suoi desideri. Con Lenau e Byron la vicenda assume i toni di un viaggio verso un ignoto atteso, ma irraggiungibile. Una via di sbocco si aprirà con Milosz, in cui Don Giovanni sembra incontrare per la prima volta una donna, Girolama, una presenza concreta ma contemporaneamente misteriosa. Sarà proprio questo dualismo a stupire Miguel, perché irriducibile al suo modo di pensare e concepire. Qui il protagonista cambia e solo ora sembra muoversi, progredire: non più angoscia e lutto, bensì stupore e gratitudine.
Anno di presentazione
Questa mostra è stata realizzata in occasione della manifestazione “Meeting per l’Amicizia fra i popoli”, anno 1999