A cura di:
Enrico Parola
In collaborazione con Emanuela Brevi, Ivano Conti, Emanuela Lucci, Francesca Montali, Romina Ronchi, Rossano Salini, Lia Schiavello
La mostra tratta di Calderòn de la Barca e Diego Velazquez, ambedue espressione di un periodo di intenso travaglio anche spirituale. Le contraddizioni di quest’epoca si ripropongono nel contrasto tra bene e male che, prima di attuarsi nella storia, è combattuto nella coscienza dei personaggi. In Calderòn la scelta per il male, operata nel tentativo di affermare la propria libertà, determina lo sviluppo del dramma. Al protagonista, come alienato dalla realtà creata dalla sua stessa scelta; però si propone sempre una possibilità di rifare la scelta, spesso grazie ad un incontro; la scelta per il bene porta finalmente alla redenzione umana del personaggio. La necessità di redenzione è struggente anche nell’opera di Velazquez: nei suoi quadri è palpabile la nostalgia e la tristezza per una realtà che si rivela in tutto il suo carattere effimero, dominata da un’inesorabile quanto ineffabile aura di decadenza.
Anno di presentazione
Questa mostra è stata realizzata in occasione della manifestazione “Meeting per l’Amicizia fra i popoli”, anno 1998