A cura di:
Associazione Euresis
Che cosa significa raggiungere una “certezza” in ambito scientifico? Esistono, nel percorso della ricerca, risultati che diventano punti di non-ritorno? La certezza è contenuta nella combinazione di osservazioni e misure, oppure c’è un “salto” tra l’insieme dei dati e il diventare certi di qualche cosa? Di che cosa si diventa certi: del dato osservato o di una più ampia realtà che il dato indica? Quanto conta, nel cammino verso la certezza, il metodo con cui si interroga la realtà? Il tema proposto dalla mostra ci invita a mettere a fuoco l’esperienza del diventare certi nel lavoro scientifico. Ed è proprio l’esperienza a mostrarci che, in effetti, l’uomo è capace di raggiungere “punti di certezza” nella ricerca. Arrivare a delineare in modo stabile e definitivo certi tratti della struttura del mondo fisico non è l’esito di un automatismo, ma comporta la continua messa in gioco del soggetto umano nella tensione verso un punto d’arrivo che non si riduce alla sommatoria dei passi intermedi. Normalmente, infatti, non sono i dati sperimentali a costituire il “risultato” scientifico, ma essi sono una trama di indizi, di “segni”, che aprono alla conoscenza di nuovi aspetti del reale. Così, nel tempo, l’accumularsi di nuove osservazioni, esperimenti, sviluppi teorici, e il continuo confronto critico tra gli scienziati, vanno a costruire una rete sempre più ricca, articolata e interconnessa di fattori convergenti che conducono a evidenze talmente solide e stabili che, a un certo punto, diventa irragionevole dubitarne. Intendiamo documentare questa dinamica, non in astratto, ma raccontando una storia. Una di quelle storie che hanno cambiato il cammino della scienza, esattamente cento anni fa. Oggi nessuno può ragionevolmente dubitare dell’esistenza degli atomi e della loro struttura nucleare. La mostra ripercorre le tappe principali che hanno portato a questo “punto di non ritorno”, rivisitando le domande che – dalle intuizioni degli antichi ai primi modelli ingenui dell’atomo – hanno condotto all’inizio del secolo scorso agli esperimenti decisivi di Ernest Rutherford e alla formulazione (nel 1911) del suo modello atomico “planetario”.
Anno di presentazione
Questa mostra è stata realizzata in occasione della manifestazione “Meeting per l’Amicizia fra i popoli”, anno 2011
La mostra al Meeting 2011