Il Meeting di Rimini, giunto questāanno alla sua quarantatreesima edizione, si terrĆ in presenza, dal 20 al 25 agosto, nella Fiera di Rimini, allestendo una superficie di oltre 100 mila metri quadrati.Ā Con il titolo āUna passione per lāuomoā, citazione tratta da un intervento di don Luigi Giussani al Meeting 1985, la manifestazione sarĆ ricca di tavole rotonde, mostre, spettacoli e iniziative culturali, trasmessa anche in diretta su piĆ¹ canali digitali e in piĆ¹ lingue. Il programma, presentato martedƬ 12 luglio alāAmbasciata della Santa Sede in Italia, ĆØ consultabile a questo link.
Ā«Compito della politica e delle istituzioni ĆØ saper creare le condizioni perchĆ© le passioni, i desideri e le speranze di tutte e tutti possano incarnarsi in progetti di vitaĀ»,Ā ha dichiarato la ministraĀ Elena Bonetti,Ā intervenendo oggi alla presentazione ufficiale. Ā«Per fare questo servono politiche familiari che siano strutturali, integrate e universali, con uno sguardo a medio termine. Il Family Act investe in pari opportunitĆ , nella centralitĆ dellāeducazione e nelle nuove generazioni, con sostegni economici, infrastrutture sociali e opportunitĆ lavorativeĀ».
Ā«In questa situazione segnata dalla guerra contro lāUcraina, con dolori inimmaginabili soprattutto per bambini e donne e con conseguenze ancora imponderabili per il contesto geopolitico, ospiteremo testimonianze dallāUcraina e dalla Russia, dando spazio anche alle comuni radici culturali europeeĀ»,Ā ha spiegato il presidente della Fondazione Meeting Bernhard Scholz. Ā«Affronteremo le sfide per lāeconomia dovute alle sanzioni e alle diverse restrizioni, nella convinzione che la transizione ecologica deve rimanere una preoccupazione prioritariaĀ», ha sottolineato Scholz. Ā«Guidati dal titoloĀ āUna passione per lāuomoāĀ vogliamo dare questāanno una attenzione particolare allāeducazione, la famiglia e la scuola, in un contesto sociale sempre di piĆ¹ caratterizzato da fragilitĆ esistenziali e tante domande di sensoĀ».
In relazione al conflitto in corso, il Meeting ospiterĆ Ā testimonianze drammatiche dallāUcraina, dando spazio anche alleĀ voci della cultura russaĀ piĆ¹ sensibili alla tragedia che si sta verificando.
MercoledƬ 24 agosto, il presidente del Consiglio, Mario Draghi ha confermato la sua presenza. Ogni giornata sarĆ arricchita dal contributo di personalitĆ di primo piano dal mondo istituzionale, culturale e produttivo, nonchĆ© esponenti della Chiesa e di fedi e culture diverse. Menzioniamo tra gli altri: il presidente della Corte CostituzionaleĀ Giuliano Amato, il 22 agosto, eĀ il commissario europeo allāEconomiaĀ Paolo Gentiloni, il 20 agosto.
La relazione sul tema del Meeting sarĆ tenuta dal presidente della CEI cardinaleĀ Matteo Maria Zuppi domenica 21 agosto.
Durante la presentazione ufficiale del programma, allāAmbasciata dāItalia presso la Santa Sede, dopo i saluti introduttivi dellāAmbasciatoreĀ Francesco Di NittoĀ e del Presidente della Fondazione Meeting per lāamicizia fra i popoli,Ā Bernhard Scholz, sono intervenuti: monsignorĀ Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati della Santa Sede,Ā Elena Bonetti, Ministra per le Pari OpportunitĆ e la Famiglia eĀ Stefano Lucchini, Chief of Institutional Affairs and External Communication Officer, Intesa Sanpaolo.
Nel suo intervento monsignorĀ Paul Richard GallagherĀ ha ricordato che da diversi mesi il mondo segue con sgomento e preoccupazione la situazione della guerra in Ucraina. In queste circostanze, ha accennato in sintesi il Segretario per i Rapporti con gli Stati della Santa Sede, ĆØ necessario rilanciare gli sforzi della diplomazia, sempre attenta e pronta ad agire, a partire dallāosservanza dei vari principi fondamentali del diritto internazionale: lāintegritĆ e lāinviolabilitĆ territoriale, il diritto allāautodeterminazione, il diritto di vivere nella sicurezza e nella pace, il diritto alla difesa ecc. Oggi infatti lāumanitĆ intera, piĆ¹ che mai, ĆØ chiamata a promuovere la mentalitĆ della pace e della fratellanza umana: non possiamo abituarci a vivere come se la guerra fosse la normalitĆ .
Ha preso poi la parolaĀ Stefano Lucchini, Chief Institutional Affairs and External Communication Officer Intesa Sanpaolo. Ā«Mai come oggi la nostra generazione, nellāinteresse di quelle future, ha bisogno di comprendere e di agire. Capire i nostri ritardi, le nostre paure, le nostre contraddizioni e agire in un mondo completamente diverso anche dal suo recentissimo passato ĆØ la strada obbligata dellāOccidente. Democrazia e demografia sono parole che purtroppo abbiamo lasciato colpevolmente in ombra e abbiamo bisognoĀ», sottolinea Lucchini, Ā«di un colpo di reni nel segno dei giovani e di unāItalia che ĆØ piĆ¹ forte di come talvolta viene rappresentata. Il Meeting di Rimini, come sempre, ĆØ unāoccasione preziosa di riflessione collettiva. Questa volta, se possibile piĆ¹ e meglio di tante altre volte che ci sembravano anchāesse importanti, abbiamo tutti il dovere di guardare alla luna e non al dito che troppo spesso la indicaĀ».