«Durante il lockdown abbiamo deciso di realizzare il Meeting, pur nelle limitazioni più stringenti imposte dall’emergenza, perché siamo convinti che la manifestazione potrà essere una grande occasione, dopo la fase acuta della pandemia, di condividere le tante domande emerse sul significato della vita e della sofferenza, le domande e le preoccupazioni legate all’educazione e al lavoro, per poter affrontare con consapevolezza, responsabilità e speranza la ripresa di un’economia più sostenibile e giusta, di una convivenza sociale dignitosa, di una politica nazionale ed europea al servizio dell’uomo». È quanto ha dichiarato il neo presidente della Fondazione Meeting Bernhard Scholz in occasione della presentazione del Meeting 2020 Special Edition, che si è tenuta questa mattina in diretta streaming dal Palacongressi di Rimini.
Tra i presenti, il presidente dell’Istat Gian Carlo Blangiardo, il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, la presidente del Conservatorio San Niccolò di Prato, Mariella Carlotti, la docente di Bioingegneria Industriale alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, oltre che ex-ministro del Miur, Maria Chiara Carrozza, l’ambasciatore Giorgio Marrapodi, direttore generale per la Cooperazione allo Sviluppo/Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale, l’attore e regista Gioele Dix, il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, il vescovo di Rimini monsignor Francesco Lambiasi e l’ad di Italian Exhibitions Group IEG, Corrado Peraboni.
«Il titolo del Meeting “Privi di meraviglia restiamo sordi al sublime”, scelto alla fine del Meeting precedente, poteva sembrare poco idoneo a questo momento storico, ma si è invece rivelato profetico», ha aggiunto Scholz. «Tante esperienze vissute in questi mesi così drammatici hanno dimostrato che lo stupore di fronte alla propria vita e alla vita dell’altro ci rende più consapevoli e più creativi, meno inclini alla scontentezza e alla rassegnazione. Solo soggetti grati e coscienti saranno in grado affrontare le sfide che ci attendono».
Il Meeting, che sarà uno dei primi momenti di riflessione collettiva sull’Italia e l’Europa del post-Covid, con lo sguardo rivolto al futuro, si terrà dal 18 al 23 agosto in modalità “blended”, sarà cioè trasmesso sulle piattaforme digitali (sito, social, canale Youtube), mentre alcuni eventi si terranno con presenza di pubblico nella sede della manifestazione, che quest’anno sarà il Palacongressi di Rimini.
Il nuovo duplice assetto permetterà di rendere più internazionale il Meeting: tutti gli speech e gli spettacoli saranno trasmessi in diretta in italiano e in inglese e numerosi incontri on demand anche in spagnolo, tedesco e altre lingue. Inoltre in una decina di paesi esteri, oltre che in cinquanta città italiane, sono previsti momenti pubblici di diffusione e trasmissione dell’evento.
Di grande rilievo, come da tradizione, i relatori, tra i quali il premio Nobel per la pace 2006 Muhammad Yunus, intellettuali e opinion leaders come Sabino Cassese, Umberto Galimberti, Enrico Letta, Ermete Realacci, Luca Ricolfi, Luciano Violante, Joseph Weiler (che terrà la relazione sul tema dell’edizione), il presidente della CEI monsignor Gualtiero Bassetti, il presidente della Fraternità di CL don Julián Carrón, gli scrittori Paolo Giordano e David Quammen.
Nutrito anche l’elenco dei rappresentanti delle istituzioni e dei politici che sono stati invitati, a partire dal presidente del Parlamento Europeo David Sassoli, al commissario europeo per gli Affari economici Paolo Gentiloni, a Paola De Micheli, Roberto Gualtieri e Roberto Speranza. Il tema del rapporto tra i diversi livelli istituzionali verrà affrontato in due riprese, sabato 22 agosto con i presidenti di Regione, quando Stefano Bonaccini, Massimiliano Fedriga, Maurizio Fugatti, Jole Santelli, Giovanni Toti, Luca Zaia risponderanno alle domande di Sabino Cassese e venerdì 21 con autorevoli protagonisti della scena politica italiana in un incontro promosso dall’Intergruppo parlamentare per la Sussidiarietà al quale sono stati invitati Maria Elena Boschi, Graziano Delrio, Luigi Di Maio, Maurizio Lupi, Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Roberto Speranza e Antonio Tajani.
Tra i temi che verranno affrontati nella Special Edition, la cura e la salute, il rapporto tra cultura sussidiaria e lo sviluppo sostenibile, l’Europa, i temi scientifici (quest’anno con un focus su cosa significhi “essere viventi”), le sfide del post-Covid, il lavoro, il futuro della democrazia, l’innovazione, la cooperazione internazionale, l’educazione, l’arte, la letteratura, con ampio spazio come tradizione anche a testimonianze dal mondo. Tutte le sere in cartellone spettacoli, da Dostoevskij a Fellini, con varie produzioni originali, e le mostre, molto amate dal pubblico del Meeting, che avranno tutte anche una versione digitale consultabile dal sito.
Il programma del Meeting 2020 Special Edition
Il fotoservizio della presentazione (foto Roberto Masi)