La democrazia alla prova

Agosto 2020

RAPPRESENTANZA E PARLAMENTO: AL PALACONGRESSI DI RIMINI RIPARTE IL CONFRONTO TRA I POLITICI

di Luca Gasperoni

“Non vogliamo essere ostaggi della paura ma tornare a vivere, le riunioni a distanza cominciano a darmi fastidio”. Matteo Salvini sbarca a Rimini per il Meeting e detta la linea del centrodestra in vista di settembre, un mese decisivo in grado di condensare la ripartenza dell’Italia post-coronavirus, le elezioni regionali e il referendum sul taglio dei parlamentari.

I contagi risalgono, ma il leader della Lega accusa i giornalisti di fare allarmismo: “Chi dipinge l’Italia come un lazzaretto fa il male del Paese”. E risponde alle critiche della ministra dell’istruzione Azzolina definendola “incapace in un momento così delicato”. Poco dopo gli fa eco il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani secondo cui “bisogna mettere in sicurezza scuole e trasporti” e attacca il governo definito “sempre balbettante, in ritardo,  senza strategia” per affrontare le sfide di settembre.

Se l’opposizione spinge sull’acceleratore, il governo giallorosso predica calma. Il  consulente del ministero della Salute Walter Ricciardi  ieri mattina ha escluso “un ritorno del lockdown duro” e il ministro della Salute Roberto Speranza, arrivato a Rimini, ribadisce: “Abbiamo fatto un pezzo di strada fondamentale ma guai a pensare che la partita sia vinta. Non dobbiamo assolutamente abbassare la guardia”.

Introdotti da Giorgio Vittadini, Speranza e Delrio, Salvini, Boschi, Lupi e Tajani in presenza e poi Meloni e Di Maio in collegamento da Roma: nell’arco di una giornata a Rimini si incontrano i protagonisti della politica italiana per un dibattito sul futuro del Parlamento. Nel corso della giornata interviene anche il ministro dell’economia Roberto Gualtieri.

Maggioranza e opposizione si ritrovano a confronto come non accadeva da mesi.

Legati a doppio filo con il destino del Parlamento ci sono il referendum sul taglio di deputati e senatori e le elezioni regionali. Lupi difende il valore della rappresentanza parlamentare e richiama alla sussidiarietà: “Bisogna ripartire dal basso”. Sul referendum il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ribadisce: “C’è una sostanziale uniformità di vedute, è un’opportunità di cambiamento, un paese che progredisce facendo delle scelte importanti”.

Sulle elezioni invece maggioranza e opposizione restano distanti. Salvini annuncia: ”Non vedo l’ora che arrivi il 21 settembre, l’esito delle elezioni ci premierà”. Il deputato Pd Graziano Delrio  assicura la solidità dell’alleanza con il Movimento 5 stelle “La nostra convivenza diventa alleanza passando per il Parlamento, a Roma” e assicura: “Penso vinceremo noi quattro a tre, prevarranno le idee dei nostri candidati”.