La cultura sussidiaria, un motore per il bene comune

Gennaio 2025
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Costruire fiducia e sviluppo sostenibile per affrontare le sfide di oggi
Intervento di Giorgio Vittadini, presidente Fondazione per la Sussidiarietà

Da oltre vent’anni la Fondazione per la Sussidiarietà realizza attività di ricerca, formazione e divulgazione, attraverso un ampio network di collaborazioni nazionali e internazionali, con lo scopo di fare della cultura sussidiaria un valore condiviso.

La sussidiarietà può essere definita come un pensiero e una prassi che permette di mettere a sistema il contributo di tutti per la costruzione del bene comune, abilitando relazioni di collaborazione, e non di contrapposizione o competizione, tra realtà diverse.

Il principio di sussidiarietà, anche grazie al nostro lavoro, nel 2001 è stato esplicitato nella Costituzione italiana, mentre il trattato di Maastricht già nel 1992, lo qualificava come principio cardine dell'Unione europea.

La cultura sussidiaria esprime un’idea positiva di persona e della sua iniziativa. Per questo è trasversale, unisce e può rappresentare un prezioso carburante in un momento di sfiducia e incertezza, come quello attuale.

Gli anni più recenti ci hanno persuaso che di cultura della sussidiarietà c’è ancora più bisogno oggi di quando abbiamo iniziato. In particolare come strumento per la tenuta dei sistemi democratici e come fermento di sviluppo sostenibile di fronte alla crisi portata dal neo-liberismo.

Il Meeting di Rimini è per la Fondazione un’occasione importante in cui divulgare e confrontarsi con un grande pubblico sui temi dell’attualità istituzionale, politica, sociale, economica su cui lavoriamo durante l’anno.

Nell’ultima edizione del Meeting, ad esempio, abbiamo dialogato con il presidente della Corte costituzionale, Augusto Barbera, sull’attualità della Costituzione italiana come riferimento per affrontare le sfide che stanno impegnando il nostro Paese e il mondo. Con José Barroso, già presidente Commissione europea, Branko Milanovic, economista, professore alla City University of New York, abbiamo affrontato uno dei temi che più ci sta a cuore, quello dei problemi del modello di sviluppo economico dominante e delle diseguaglianze che esso produce, per interrogarci su quali politiche sia opportuno mettere in atto per correggerlo.

Il tema dello sviluppo economico, messo a tema con il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, ha aperto riflessioni importanti in particolare a riguardo del destino e della sopravvivenza del welfare state e dell’universalità dei suoi servizi.

A questi temi è stato dedicato anche il Talk "Vivere di più, vivere meglio. Il welfare al bivio" tre puntate condotte da Enrico Castelli e Irene Elisei, che ha visto la partecipazione di studiosi, politici ed esperti, quali Nadia Urbinati, Giancarlo Blangiardo, Stefano Bonaccini, mons. Vincenzo Paglia.

Il 2025 impegnerà la Fondazione su diversi fronti, tra cui, la presentazione del nuovo Rapporto sulla sussidiarietà dedicato al welfare territoriale; la preparazione di un nuovo Rapporto di ricerca dedicato alla sanità; la Scuola di formazione politica “Conoscere per decidere” realizzata in collaborazione con Società Umanitaria e Associazione Futuri Probabili di Luciano Violante, sul tema “I rischi della democrazia e le lezioni del passato”; il nuovo ciclo della Scuola di Sussidiarietà dedicato alla formazione, teorica e pratica, di funzionari e operatori non profit su co-progettazione e co-programmazione. Queste ed altre attività ci permetteranno di sviluppare nuovo pensiero sul bene comune che desideriamo possa arricchire anche l’edizione 2025 del Meeting di Rimini.