Il Meeting è uno scrigno ricco di tesori, e a volte capita di estrarne di inaspettati, quando non del tutto sconosciuti. A noi è capitato con una mail che abbiamo ricevuto il 23 agosto scorso da Enrico Mantovani, grande appassionato di musica lirica, veronese, con oggetto “Renata Tebaldi meeting 2000 serata 23 agosto” e con il seguente contenuto: «Buongiorno vorrei sapere se esiste una trascrizione scritta o filmata di quella conferenza».
All’inizio sembra proprio che di un simile incontro non ci sia traccia. Poi, approfondendo, emergono testimonianze: una registrazione prima da parte di Giuseppe Caruso, amico personale di lunga data della Tebaldi, poi rintracciata dal Meeting in forma ufficiale, e alcune foto. Mantovani stesso si offre di trascrivere l’incontro coi suggerimenti di Caruso, e così oggi, nel centenario della nascita della grandissima cantante lirica, la “voce d’angelo”, come la intitolò Toscanini, possiamo proporvi, come se fosse la prima volta, un incontro che definire eccezionale non è poco (qui la pagina dell’evento con la trascrizione della serata). La cantante, all’età di 78 anni (ci lascerà quattro anni dopo), è un fiume in piena: spiritosa, simpatica, ricchissima di aneddoti più o meno noti, in un batti e ribatti con il moderatore Pier Paolo Bellini, general editor della collana discografica Spirto Gentil. Da Toscanini a Placido Domingo, fino a Rubinstein (che la Tebaldi giudica simpatico ma un po’ troppo superficiale per i suoi gusti), sono i principali nomi della musica classica del Novecento a popolare il suo racconto.
Oltre a ciò la Tebaldi si rivela una donna con i piedi ben piantati per terra, saggia e pratica, ma anche caratterizzata da una grande fede. «A me la fede ha aiutato molto in tanti periodi brutti della mia vita: mi ha dato la forza di andare avanti», racconta con semplicità. E confessa tutta la sua ammirazione per Giovanni Paolo II e per i milioni di ragazzi che avevano appena partecipato al grande Giubileo di Roma.
Insomma, una grande artista e una persona quanto mai diretta che si confessa a cuore aperto al pubblico del Meeting. E lascia il segno. Così come faceva con la sua ineguagliabile voce. Lo testimonia lo scrittore e drammaturgo Giovanni Testori, in un brano pure scovato dagli infaticabili Caruso e Mantovani: «Perché, che cosa c’è di così impalpabile e pur presente, così sottile e pur profondo, di così quotidiano e pur sublime nella voce della Tebaldi? Risponderei così: “Il cuore” e per cuore intendo un luogo dove ogni sentimento della vita di un uomo inizia, geme, si nutre, soffre. Ora questo cuore, in pratica, nella pratica intendo dei suoni, cos’è mai? Ho detto un dono, ho detto una grazia. C’è nella voce della Tebaldi qualcosa che chiama da molto, molto lontano come se venisse da tutte le gioie, da tutti gli strazi del mondo, qualcosa che ha la tenerezza infinita e l’infinita carità materna che è del mondo la vera salvezza. Dove è passata la voce della Tebaldi, dove lei ha lasciato il suo segno d’amore e di cuore, è in proprio e per sempre la musica, essendo, come abbiamo detto, della musica il cuore».
Breve biografia di Renata Tebaldi
Renata Tebaldi è stata il soprano italiano più importante nella storia del melodramma del secolo scorso. Voce di una bellezza e purezza estremamente rara, dolce ed allo stesso tempo incredibilmente corposa e potente, nasce a Pesaro il 1 febbraio 1922, trascorre l’infanzia e la giovinezza in provincia di Parma, nel cui Conservatorio compie i primi studi musicali.
Esordisce a Rovigo il 23 maggio 1944. Il trampolino di lancio della sua carriera avvenne l’11 maggio 1946 quando viene prescelta, a soli 24 anni, da Arturo Toscanini per il concerto inaugurale del Teatro alla Scala ricostruito dopo la guerra. Ed è proprio il maestro Toscanini a pronunciare le parole che la identificarono per tutti come la “Voce d’Angelo”.
Il suo repertorio ha abbracciato tutti i maggiori compositori operistici divenendone interprete d’eccellenza e di riferimento. Le sue interpretazioni di Mimì, Desdemona, Leonora, Aida, Maddalena, Butterfly, Tosca, Gioconda solo per citarne alcune, sono storia ed esempio eclatante. Meno famose, ma non meno importanti, sono le sue incursioni nel repertorio barocco e moderno.
Affermatasi nei maggiori Teatri mondiali dal 1955 al 1973 è stata membro effettivo del Metropolitan Opera House di New York. Miss “Sold Out” per gli americani ha la sua stella nella Walk of Fame di Hollywood. Amata “Regina” del Teatro di San Carlo, conclude la carriera con un memorabile concerto al Teatro alla Scala di Milano il 23 maggio 1976 esattamente 32 anni dopo il suo esordio sulle scene.
(a cura dell’ing. Giuseppe Caruso)
Una gallery di foto dell’incontro del 23 agosto 2000
L’audio dell’incontro con Renata Tebaldi
Proposta di pezzi religiosi di Renata Tebaldi (Decca – a cura di Enrico Mantovani)
1) Canzone del salice, Ave Maria (Otello 1954, Dir. Erede, Accademia Santa Cecilia)
2) La Vergine degli angeli (La forza del destino 1955, Dir. Molinari Pradelli, Accademia Santa Cecilia)
3) Madre Pietosa Vergine (La forza del destino 1955, Dir. Molinari Pradelli, Accademia Santa Cecilia)
4) Pace Mio Dio (La forza del destino 1955, Dir. Molinari Pradelli, Accademia Santa Cecilia)
(live ONU 1958, dir. Bernstein se fruibile, o registrazione di Decca del 1955)
5) Vissi d'arte (Tosca 1951, dir. Molinari Pradelli, Santa Cecilia)
6) Senza mamma (Suor Angelica 1962, dir. Lamberto Gardelli, Maggio Fiorentino )
7) Tu, che le vanità (Don Carlo 1965, dir. Solti, Royal Opera House Covent Garden)
8) Morrò, ma prima in grazia (Un ballo in maschera 1970, dir. Bartoletti, Santa Cecilia)
9) Per amor di Gesù porgete il core (Cecilia, Refice, dir. Erede 1955, Santa Cecilia)
10) Grazie sorelle (Cecilia, Refice, dir. Erede 1955, Santa Cecilia)
11) Oh! Vergin santa, deh'mi ascolta (Elisabeth's Prayer) (Wagner: Tannhäuser, 1964 dir. Anton Guadagno New Philarmonia Orchestra)
12) Ave Maria (Bach/Gounod) 1971 New Philarmonia Orchestra , dir. Anton Guadagno, The Ambrosian Singers chorus)
13) Panis angelicus (Frank, 1971 New Philarmonia Orchestra , dir. Anton Guadagno)
14) Mille cherubini in coro (Schubert 1971 New Philarmonia Orchestra , dir. Anton Guadagno)
15) Ave Maria (Schubert 1971 New Philarmonia Orchestra , dir. Anton Guadagno)
16) Adeste fideles (Wade 1971 New Philarmonia Orchestra , dir. Anton Guadagno)
17) Libera me (Requiem Verdi 1951 dir. De Sabata, live Teatro alla Scala, conc. Fonit Cetra, cofanetto Renata Tebaldi ‘Voce d’Angelo’,2014, BONUS , CD n^ 66: tracce 6,7,8)