Una notizia che ci riempie di gioia: il premio Nobel per la Pace all’associazione russa Memorial, presente al Meeting 2022 con la mostra “Uomini nonostante tutto. Storie da Memorial”, realizzata dalla Fondazione Russia Cristiana e da Memorial, e con un convegno dedicato.
Così Irina Scerbakova, membro fondatore, presenta il Memorial in un’intervista rilasciata al Meeting.
La mostra nasce da due percorsi espositivi realizzati negli ultimi anni a Mosca da Memorial sulla base dei propri archivi e collezioni museali: il primo, dedicato alle lettere che i padri scrivevano ai figli e alle famiglie dai lager; il secondo, sull’universo femminile nei lager, sui piccoli oggetti (ricami, disegni, pupazzetti), che le madri in lager confezionavano per i figli, nel disperato tentativo di mantenere vivo un legame che a causa del passare degli anni e della propaganda del regime sembrava inesorabilmente destinato a spezzarsi.
Attraverso queste corrispondenze e questi oggetti – a volte poveri, ingenui, a volte testimoni di una sorprendente creatività – emergono storie straordinarie di umanità, amicizia, di dolore e di verità, che documentano la passione per l’uomo che si conserva nelle più intime fibre della persona. In ogni sezione si alternano «voci» che sottolineano le condizioni disumane, volte appunto a umiliare, annichilire la persona, e altre che parlano della dignità riconquistata, di un «bene» che può risplendere ovunque e, nonostante tutto, consentire di restare uomini. La mostra è costruita su testi, video e foto (le collezioni di Memorial presentate al Meeting sono attualmente sotto sequestro).
La mostra “Uomini nonostante tutto. Storie da Memorial” verrà presentata in varie città italiane in forma itinerante, a cura di Meeting Mostre.
Riannodare il filo della memoria, questo il tema del Convegno “Il filo della memoria e il fiore della speranza”, che ha visto protagoniste le esponenti di Memorial al Meeting. Essere capaci di memoria significa restituire un volto, una storia, una dignità a uomini e donne che sembravano inghiottiti per sempre dalla spirale di violenza del passato, ma soprattutto, ripercorrendone le vicende, constatare con stupore che l’umano rifiorisce anche nelle situazioni più disumane. A questo tenace filo possiamo aggrapparci anche oggi, in situazioni in cui abbiamo bisogno di imparare di nuovo, balbettando, parole come libertà, responsabilità, sacrificio, e poi amore, perdono, misericordia. Abbiamo bisogno di imparare a condividere il dolore senza lasciarci offuscare il cuore da sentimenti di rancore e di vendetta, di lasciar spazio alla possibilità di un miracolo quotidiano.
Riportiamo gli interventi di Irina Scerbakova, membro fondatore, e di Elena Zhemkova, direttore esecutivo Memorial di Memorial. Con loro Giovanna Parravicini della Fondazione Russia Cristiana.