«La prima sera c’era proprio un clima da Meeting, abbiamo persino fatto un piccolo rinfresco dopo l’incontro». Quando Mara racconta del “suo” Meeting sardo, non ci sono dubbi: «questa è innanzitutto un’occasione per noi».
È per una gratitudine che Mara e i suoi amici hanno deciso di portare la Special Edition a Cagliari, nonostante molte difficoltà. Il primo problema è stato trovare la location. O meglio, capire come poter tenere aperta la sala dove proiettare il Meeting. Non perché gli spazi mancassero ma perché, visto il numero ridotto dei posti, era difficile sostenere i costi per più giorni.
A una settimana dall’inizio della manifestazione, non c’erano certezze nemmeno su quanti sarebbero venuti. Poi, in poco tempo, è successo di tutto: amici di amici che, vedendo l’entusiasmo di chi organizzava, si sono iscritti e i colleghi che, all’ultimo, accettano l’invito e scelgono di venire. Ma, soprattutto, la possibilità di avere una location per fare una seconda sera. Questo perché, un amico imprenditore, che gestisce la cantina sociale più grande della Sardegna, ha messo a disposizione i suoi spazi gratuitamente. Solo un paio di anni fa non conosceva nulla del Meeting ma, quando ha visto MeetTheMeeting e i volontari che ha incontrato, è rimasto conquistato. Sandro, che questa sera pur non riuscendo a seguire il Meeting ha deciso di mettere a disposizione la sua cantina, non ha dubbi: «era il minimo che potessi fare. È un gemellaggio, un incontro tra le realtà produttive e il territorio. Condividiamo il lavoro e le conoscenze, è una cosa bellissima».
Mara, che racconta tutte queste cose, è un po’ di fretta: sta andando alla cantina del suo amico per preparare tutto e, sorridendo, dice: «da due anni volevo fare la volontaria, adesso finalmente lo sono, e per questo devo ringraziarvi, è bellissimo poter condividere questa cosa con tutti».