Agosto 2020
“Oggi vorrei ricordare un bambino morto in Sicilia, Gioele. Non sappiamo in che modo sia avvenuta la sua morte straziante. La sua morte ha fatto rabbrividire gli astri del cielo, ma il sublime che in questi giorni il Meeting ha messo a tema, era con lui e lo accarezzava”. Con queste parole ha concluso il suo intervento al Meeting il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della CEI. In precedenza aveva sottolineato che il nostro tempo ha bisogno più che mai di persone capaci di stupirsi, di ritrovare quella capacità di meraviglia di fronte alla realtà che è tipica dei profeti e dei bambini. “I profeti si lasciano meravigliare e sono capaci di scorgere la presenza di Dio nel mondo e nel tempo in cui vivono, e comprenderne così fino in fondo il senso. Ecco perché oggi più che mai è richiesta ai cristiani la forza di scrutare i segni dei tempi e di dire parole profetiche con le labbra e, contemporaneamente, con la testimonianza di vita”. Dai bambini possiamo imparare una posizione umana capace di stupirsi, di guardare le cose senza i filtri del pregiudizio, delle ideologie e dei falsi miti che dominano l’esistenza degli adulti. Per questo Gesù invita a “ritornare come bambini”.
(G.P.)