Chi siamo
Via col tempo: test di fine millennio su una grandezza fondamentale e sfuggente
‘Il tempo esiste in relazione al movimento, inteso nel senso ampio che gli attribuivano gli antichi di “qualcosa che cambia”, che muta: muta fisionomia, posizione, quantità, colore, configurazione. Il tempo è anche connesso a due altre nozioni, quella di regolarità e quella di irreversibilità. La mostra non può quindi essere sul tempo in sé, ma sul tempo in relazione a questi “altri”, ossia tempo e spazio, tempo e musica, tempo e pittura, ecc.: ovvero, il ruolo del tempo in ambito scientifico, artistico, percettivo. Di qui il sottotitolo “test”, prove che documentano queste relazioni; “di fine millennio”, perché nel corso del Novecento, e ancora negli anni Sessanta e Settanta, si è arrivati a punti di vista, fenomeni caotici, revisione della relatività einsteniana…., che aprono nuove idee su un fatto tanto usuale quanto sfuggente ed elusivo come il tempo. La mostra si articola quindi in tre sezioni: il tempo della scienza, il tempo dell’arte, il tempo della percezione. Ai pannelli illustrativi, si affiancano dispositivi sperimentali direttamente azionabili dai visitatori (esperimento del secchio di Newton, pendoli caotici, test percettivi, ecc.), utili ed interessanti supporti di riflessione e di azione sul trascorrere soggettivo ed universale del tempo.’