Un piccolo Stato nella grande storia. L’emigrazione sammarinese fra evento e racconto

 

‘Rivalutare la storia del proprio Paese è un’operazione importante, che può condurre a comprendere le proprie radici, ad identificarsi con il proprio passato, per riuscire a capire meglio il presente e progettare il futuro. E le vicende relative all’emigrazione, la riscoperta delle tematiche che hanno caratterizzato una storia travagliata e recente, che spesso sembra distante dalla realtà quotidiana, sono così universali da poter essere ancora oggi considerate attuali. Anche San Marino, piccolo Stato di millenaria tradizione e cultura, fu coinvolto nelle grandi migrazioni della fine del XIX secolo. A partire dall’800, fino alla prima metà del ‘900, la piccola Repubblica fu, come la maggior parte dei Paesi europei e la vicina Italia, terra di un grande esodo, un movimento complesso ed eterogeneo che coinvolse, anche se con proporzioni e conseguenze diverse, l’Europa e il mondo intero. Non solo per ricordare le migliaia di sammarinesi che, nel passato, sono stati costretti a partire per terre straniere, nasce la mostra: ma soprattutto per essere un modello positivo per i Paesi che ancora oggi devono affrontare questa realtà. Raccontando la sua piccola storia migratoria, San Marino intende inviare un messaggio di speranza per affrontare nel segno dell’umana solidarietà le grandi ed attuali migrazioni dal sud e dall’est del mondo. Perché sempre, anche se in forme diverse, le varie fasi di questo complesso fenomeno, che costringe le persone ad abbandonare il proprio mondo di affetti per l’ignoto, si ripropongono con tutta la loro drammatica forza di impatto. Sempre si ripetono i disagi, le difficoltà, le inevitabili storie di quotidiana amarezza: la ricerca del lavoro, la voglia di esperienze nuove, la fuga da situazioni economiche e politiche non più accettabili. E poi, l’approccio con il nuovo, le prime conoscenze, i tentativi di integrazione, la ricerca di stima e di apprezzamento, la nostalgia, il razzismo; tutto ricorre nei comportamenti delle persone e nelle successioni dei cicli migratori. L’esempio di un piccolo Stato, che conta ancora 13.000 cittadini sparsi in tutto il mondo, deve servire ad abbattere le barriere, perché le migrazioni producono non solo l’incontro-scontro tra culture, ma anche e soprattutto la trasformazione, il cambiamento, il miglioramento per una diversa costruzione dello spazio.’

Data

22 Agosto 1999 - 28 Agosto 1999

Edizione

1999
Categoria
Esposizioni Mostre Meeting