Um Céu no chão. Un cielo in terra. Il samba del morro

 

La mostra nasce dal desiderio di fare conoscere a tutti il vero cuore della favela e la bellezza del popolo che la abita, generalmente associato pertanto all’immagine della povertà.
La favela è il luogo dove si custodiscono i valori e dove è nata e continua a svilupparsi una cultura propria.
Dalla favela sgorga il samba, il samba-canzone, la marcia-rancho, il baiao e il maracatù, gioielli affascinanti della musica popolare: quello che colpisce è che proprio da quelle baracche sboccia la bellezza di una poesia, intessuta dal dolore di un popolo.
I favelados presentano ciascuno una personalità propria, ciascuno ha il suo volto, segnato dal suo proprio dolore. La lotta accanita per il minuto di vita, che può essere strappato alle mille difficoltà dell’ambiente, ha reso ogni favelados maestro dell’arte raffinata e pericolosa della sopravvivenza.
Egli non nasconde questa scienza acquisita, ma la esprime e la dona con generosità a tutti attraverso la poesia e la musica.
Tramite il percorso della mostra si cerca di accompagnare il visitatore dentro la vita vera della favela per incontrare una realtà che va oltre a ciò che gli occhi vedono ed il samba è la sua forma di espressione più bella.
Ogni sala è stata pensata per scandire le tappe di questo miracolo artistico, che, nato come espressione della coscienza del suo popolo, lo accompagna in tutti i momenti della vita da quelli più gioiosi fino a quelli di estremo dolore.
Nell’introduzione, che con la conclusione aiuta a cogliere pienamente il senso della mostra, viene proposta un’analogia tra il ritmo del cuore e quello creato da tutti gli strumenti da cui è composto il samba.
Questa analogia sarà percepibile a livello sonoro; il cuore infatti è il centro della vita, esalta la vita, la sostiene, ma solo l’uomo attento al reale si accorge del suo battito; così è anche il samba per il suo popolo, nato nella favela, esprime tutta la ricchezza umana e la bellezza che vi è racchiusa.
Nella conclusione il visitatore viene chiamato a riflettere su tutto il percorso che ha affrontato per capire come il samba, fin dalla sua origine, comunichi la dignità di un’esperienza umana vera e affermi l’espressione del senso totale dell’umano.
Il cuore giunge a un punto in cui non ha più parole per esprimersi, ma è esso stesso che si esprime, e questo viene reso nei samba attraverso il cantare “laiàlaià”: solo un suono, quasi senza parole che vibra nell’aria, infinitamente. E così il percorso della mostra non presenta solo la storia del samba, ma anche il nostro cuore che batte ed esalta la vita.

A cura di Pier Luigi Bernareggi, Rosa Brambilla.

Con la collaborazione di Kika Antunes, Marcela Bertelli, Anna Zamboni.

QUESTA MOSTRA È DISPONIBILE IN FORMATO ITINERANTE. CLICCA QUI PER TUTTE LE INFORMAZIONI

Data

22 Agosto 2010 - 28 Agosto 2010

Edizione

2010

Luogo

PAD. C5
Categoria
Esposizioni Mostre Meeting