Chi siamo
Tapum!
‘Il primo conflitto mondiale segna uno spartiacque nella coscienza dell’uomo europeo che pochi decenni prima aveva creduto definitivamente sconfitta la guerra e ritenuto che l’umanità fosse avviata verso un futuro di pace e di benessere. La crisi dell’uomo senza qualità e senza identità, denunciata da artisti e letterati, si palesa nella guerra quale crisi della società e della modernità, intesa come possibilità per l’uomo di costruire un mondo senza Dio, un mondo di cui egli stesso sarà la vittima. Le foto presentate nella mostra si riferiscono alla Grande Guerra e sono tratte dal Fondo Fotografico Orsini, di proprietà dell’ing. Enrico Orsini, il cui padre, Armando, faceva parte della Sezione Cinematografica del Comando Supremo dell’Esercito. Il Fondo Fotografico Orsini, il più vasto esistente in Italia, consiste di circa 3.500 stampe, in parte recentemente pubblicate dall’Europrom Edizioni in Inedito dal Fronte 1915-1918. L’immagine assunta a simbolo della mostra è quella di un soldato che, seduto in trincea, guarda la foto dei suoi cari, e di un altro i cui occhi sono pieni della nostalgia di un bene lontano. Il ripresentarsi alla memoria di queste immagini ha determinato la necessità di liberare il grido in esse contenuto, il grido, cioè, dell’uomo violentato nel suo diritto a vivere e ad essere felice, ad avere una dimora e a lavorare per amore di coloro cui appartiene. La mostra è costruita sul filo del sentimento della dignità e della sacralità della vita, così spesso inutilmente e orrendamente sacrificata.’