Storia di un’anima carnale. A cent’anni dalla morte di Charles Péguy

Pre#Meeting14 l'intervista della mostra di Charles Péguy

 

«Storia di un’anima carnale. A cent’anni dalla morte di Charles Péguy» è il titolo della mostra che il Meeting di Rimini propone il prossimo mese di agosto per celebrare l’anniversario di uno scrittore ben radicato nella cultura da cui il Meeting sorge e straordinariamente illuminante per il presente che viviamo.

L’apparente ossimoro della prima parte del titolo aiuta a spiegare le numerose polarità della biografia di Péguy: la povera gioventù orleanese e l’attiva maturità nel cuore della cittadella culturale parigina, il mai rinnegato socialismo e la lotta contro l’ideologia partitica, il dreyfusismo e il patriottismo, la fedeltà alla condizione di sposo e padre senza negare i sentimenti che l’hanno messa alla prova, la passione per l’amicizia e la netta rottura con chi non ne condivideva più il motivo ideale, il pungente vigore di polemista e l’afflato poetico.
Quell’apparente ossimoro dà poi ragione del filo conduttore che attraversa tutti gli scritti di Péguy: l’assoluto rispetto del reale concreto – carnale appunto – così come si pone, nell’inesausta ricerca della sua «anima». Deriva da qui la sua persistente polemica contro ogni stortura ideologica: politica o dei “sistemi” teorici, giornalistica o letteraria, pedagogica o sociologica; tutte quelle cioè che caratterizzano il «mondo moderno».

Da ultimo e soprattutto, «anima carnale» definisce compiutamente la profonda e radicale percezione dell’avvenimento cristiano propria di Péguy. Quella che gli ha permesso di scrivere le pagine indimenticabili dei Misteri e che ha suggerito a Von Balthasar di dichiarare: «Non si è mai parlato così cristiano».

La mostra riminese si pone su un registro biografico. Un percorso guidato accompagna il visitatore lungo le principali tappe di una vita (1873-1914) che, del resto, non ha avuto – a parte la morte sul campo di battaglia il primo giorno della controffensiva della Marna – eventi esterni particolarmente eclatanti, essendosi sostanzialmente consumata nel faticoso lavoro di editare i Cahiers de la quinzaine. Il percorso biografico è funzionale a far prendere contatto diretto coi testi di Péguy, autore prolifico e dalla prosa così ricca da mettere in difficoltà chi voglia estrarne degli stralci e, nel contempo, così potente da arrivare ad espressioni che suonano come indimenticabili aforismi.

Per favorire ancora di più l’immedesimazione del visitatore, la mostra offre anche quattro tappe durante le quali sarà possibile vedere la messa in scena di alcuni momenti della vita di Péguy, non tanto in chiave descrittiva, quanto piuttosto per consentire la miglior fruizione possibile del testo péguyano, che è la lettura ad alta voce.

La mostra è arricchita dal video di una intervista inedita ad Alain Finkielkraut.
L’obiettivo è, in definitiva, quello di avvicinarci il più possibile – ben consapevoli, secondo l’insegnamento di Péguy stesso, che nessuno lo può produrre a suo piacimento – ad una mostra che sia avvenimento, l’avvenimento dell’incontro con un uomo di genio.


A cura di Piero Cappelli, Pigi Colognesi, Flora Crescini, Massimo Morelli.

QUESTA MOSTRA È DISPONIBILE IN FORMATO ITINERANTE. CLICCA QUI PER TUTTE LE INFORMAZIONI

Data

24 Agosto 2014 - 30 Agosto 2014

Edizione

2014

Luogo

PAD. C5
Categoria
Esposizioni Mostre Meeting