Stefano d’Ungheria. Fondatore dello stato e apostolo della nazione

 

Se si chiede ad un cattolico ungherese come vede la sua nazione e la sua appartenenza ad essa, egli risponderà che il popolo ungherese è il popolo di Santo Stefano e che l’Ungheria è la Nazione della Vergine Maria. Infatti la millenaria storia dello Stato d’Ungheria è caratterizzata, fin dalla sua fondazione, dall’impostazione cattolica che il suo primo re, Vajk, battezzato successivamente da Sant’Adalberto con il nome Stefano, le ha dato.
Infatti correva l’anno mille, quando da una lega di tribù nomadi re Stefano decise di realizzare lo stato d’Ungheria, ponendo come fondamento della nazione e collante decisivo tra le persone la fede cristiana. Fu così che con l’aiuto di San Gerardo, abate benedettino veneziano, consigliere del re e precettore del figlio, dei vescovi e degli ordini religiosi italiani e slavi, suddivise il territorio ungherese in diocesi, costruì chiese e monasteri e diede inizio ad una vita di fede che in breve tempo si espanse in tutto il paese.
Papa Silvestro II non solo diede il suo beneplacito a quest’opera, ma come segno di amicizia e di sostegno, inviò da Roma la corona regale a re Stefano.
Morto in una battuta di caccia il figlio Emerico, che sarebbe stato l’erede ideale, re Stefano ritenendo la regalità di Cristo la suprema fonte di ogni regalità terrena, affidò alla Madonna il compito di intercedere, affinché l’opera di educazione cattolica iniziata nell’ancora giovanissimo stato d’Ungheria, potesse continuare con i suoi successori al trono. Come segno di questo affidamento della nazione, affidò alla Madonna i simboli imperiali: la corona, lo scettro e la spada.
Gli anni trascorsero attraverso molte vicissitudini e alternanze di governanti spesso molto poco cristiani, nonostante ciò l’Ungheria annovera un gran numero di Santi e beati tra le persone delle famiglie regali.
L’Ungheria ha influenzato grandemente la storia dell’intera Europa proprio in forza del metodo di governo che re Stefano aveva impostato: apertura ai popoli circostanti, istaurando con essi rapporti pacifici, una disponibilità ad accogliere chiunque passasse per il suo territorio, convinto di poter imparare da chiunque, e una grande moralità derivante dalla fede cattolica. Insomma l’attuale popolo ungherese, benché provato da molte devastazioni (invasioni di Tartari, di Turchi, regimi totalitari, ecc.), ha mantenuto un attaccamento allo stato e alla sua origine, tale da renderlo unico nel suo genere.
A tutt’oggi, infatti l’Ungheria è l’unica nazione in cui la corona di un re cristiano, Santo Stefano, viene custodita in parlamento ed è citata nelle Costituzioni stesse della nazione.
La mostra, composta da grandi immagini e da vari reperti (tra cui la copia della corona di Santo Stefano custodita nella chiesa di Mattia a Budapest) presenterà questa grande figura di re, apostolo e santo, il primo a essere dichiarato tale sia dalla chiesa Cattolica che da quella Ortodossa.

A cura dell’Università Cattolica Péter Pázmány e del Centro Studium di Gorizia.

QUESTA MOSTRA È DISPONIBILE IN FORMATO ITINERANTE. CLICCA QUI PER TUTTE LE INFORMAZIONI

Data

22 Agosto 2010 - 28 Agosto 2010

Edizione

2010

Luogo

PAD. A5
Categoria
Esposizioni Mostre Meeting