Chi siamo
REFUSI, OCCASIONI E IMPREVISTI: MONTALE, OLTRE IL MALE DI VIVERE
Montale non ha scritto solo Ossi di seppia e non ha raccontato solo il male di vivere. Per rendere completa l’immagine che normalmente si ha di questo poeta, la mostra invita ad attraversare anche le sue raccolte poetiche meno conosciute; in questo viaggio è facile accorgersi che, nel mutare delle situazioni e nella maturazione dell’autore, alcune note dominanti non vengono mai meno. E non si tratta solo della costante registrazione delle contraddizioni ordinarie: la realtà parla attraverso i suoi oggetti più umili e inattesi, che spesso offrono la possibilità di guardare oltre le pure apparenze.
Gli anni della giovinezza esprimono queste intuizioni ancora embrionali sullo sfondo brullo della nativa Liguria; con le raccolte successive, le Occasioni e la Bufera, questo legame tra dettagli apparentemente insignificanti e imprevisti spiragli di salvezza si realizza nel rapporto con una donna idealizzata in mito di salvezza. Questa immagine diventa decisamente più concreta in Satura, in cui l’interlocutrice non è più un angelo disincarnato ma la compagna fedele della vita quotidiana.
Anche nelle ultime raccolte (il Quaderno di quattro anni e i Diari), pur segnate dalla rassegnata tristezza della vecchiaia, permangono rari barlumi che danno luce al vivere, spesso attraverso la memoria di cui si fanno portatori gli oggetti, tenacemente sopravvissuti al trascorrere del tempo.
Attraverso una galleria di poesie ed immagini, accompagnate da un breve commento e integrate da notizie e curiosità biografiche, la mostra intende ripercorrere i punti salienti dell’opera montaliana, senza pretendere di esaurirli, ma aprendo nuove ipotesi di lettura.