Popoli della bibbia

 

‘Le ricerche archeologiche hanno indubbiamente aiutato a comprendere ed a chiarire i testi biblici, ai quali oggi possiamo dare non più il solo ed esclusivo valore religioso, ma anche il nuovo significato di importanti fonti storiche, in quanto non solo si limitano a narrare gli eventi strettamente collegati alla vita dell’antico popolo di Israele, ma forniscono una mole impressionante di informazioni anche su quelle altre civiltà e popolazioni che con Israele ebbero continuamente a che fare. I Filistei, i Moabiti, gli Ammoniti, gli Edomiti, ma anche i più giustamente celebri Egiziani, Assiri, Babilonesi, Fenici, hanno avuto rapporti continui, e non solo bellici, con quello che la Bibbia chiama il “Popolo eletto”. Anzi, si può tranquillamente affermare che senza il perenne ricordo perpetuato dall’Antico Testamento, avremmo perso completamente la memoria anche degli Assiri, una delle più grandi civiltà del mondo antico. Tuttavia, dall’Antico Testamento abbiamo delle informazioni necessariamente parziali ed incomplete su queste popolazioni, secondo l’immagine particolare che di esse avevano gli Ebrei. Pertanto, anche la moderna cultura occidentale, che tanto deve alla Bibbia, ha risentito nei secoli di quelle immagini distorte e non sempre veritiere: noi siamo ad esempio abituati a pensare ai Babilonesi come a degli spietati dominatori, che non esitarono a deportare nella loro capitale gli abitanti della Gerusalemme distrutta. L’archeologia ha invece dimostrato la grandezza di quella civiltà, capace di erigere straordinari monumenti, ma anche in possesso di una grande tradizione letteraria e di importanti conoscenze scientifiche. Gli stessi Filistei appaiono, nel racconto delle vicende bibliche, malvagi ed empi vicini degli Ebrei: oggi invece siamo in grado di affermare che furono anche straordinari navigatori e mercanti, al pari dei loro vicini Fenici. Non solo, ma l’archeologia ha potuto dimostrare come le relazioni tra Ebrei e popolazioni vicine fossero non soltanto bellicose, ma anche pacifiche, fatte di continui interscambi commerciali, culturali e religiosi. Pertanto, alla luce del continuo confronto tra i dati emersi dalle ricerche archeologiche e quelli provenienti dall’analisi dei testi biblici, gli Ebrei risultano un popolo pienamente inserito in una determinata realtà geografica, storica e culturale. Essi mantennero certamente le proprie specificità ed i propri caratteri culturali (come il monoteismo), ma ricevettero anche dall’esterno elementi che ne permisero la maturazione culturale, grazie ai continui contatti che ebbero, non solo con i popoli vicini, ma anche con i discendenti delle antiche popolazioni cananaiche, politeiste e pagane, che continuarono ad abitare la Palestina anche dopo lo stanziamento del “Popolo eletto” nella terra di Canaan.’

Data

22 Agosto 1999 - 28 Agosto 1999

Edizione

1999
Categoria
Esposizioni Mostre Meeting