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Oltre i quotidiani
‘Come avvocato, Marcello Gentili ha rappresentato la difesa in processi celebri, come quelli per la Comunità cattolica del dissenso dell’Isolotto di Firenze, per la morte dell’anarchico Giuseppe Pinelli, per la strage di Piazza Fontana, per Carlo Fioroni, Marco Barbone, Adriano Sofri. Come disegnatore, ha esposto i suoi disegni alla Galleria San Fedele di Milano. L’originalità dell’operazione artistica che caratterizza il suo lavoro, consiste nell’uso di pagine di giornale a supporto dei disegni raffiguranti in massima parte volti di personaggi famosi. Nell’arte contemporanea, l’impiego della carta stampata ha una sua non breve tradizione, dai “collages” cubisti e futuristi ai manifesti murali “strappati” di Mimmo Rotella, alle cancellature di Emilio Isgrò. Nuovo appare tuttavia il proposito di recuperare un materiale per eccellenza effimero come le pagine dei quotidiani, arricchendole di immagini disegnate, secondo un rapporto per lo più non casuale e a volte di consapevole contrapposizione con i testi a stampa che riaffiorano a tratti, nella costruzione stessa della figura. I disegni eseguiti a brevissima distanza dalla data di pubblicazione dei giornali, succedono nel tempo ad altri tracciati su comuni cartoni. Fra i personaggi ritratti nei due gruppi di opere da Marcello Gentili, figurano leaders politici, “maitres à penser”, filosofi e uomini di fede, architetti, pittori, musicisti d’avanguardia, cantanti rock, secondo scelte attestanti un’attenzione particolarmente vivace verso le forme più diverse della cultura del nostro tempo. A tale apertura, fa da contrappeso un marcato interesse per l’arte del passato consacrata nei musei. Ne danno testimonianza i “d’après”, con particolari di teste e di mani tratti da Donatello, Mantegna, Leonardo, Raffaello, Michelangelo, Pontormo; e anche qui le allusioni nei titoli a stampa di fondo, ad eventi di portata storica o a fatti di semplice cronaca quotidiana, servono ad immettere le illustri citazioni in un contesto attuale.’