Chi siamo
Napoli. Nessun dono di grazia più vi manca
In una città come Napoli, in un quartiere come quello di Rione Sanità dove la crisi è permanente, sono accaduti fatti e incontri, gesti, parole, canzoni che nella loro semplicità hanno il seme della novità e della speranza. La mostra è un cammino attraverso questa storia, documenta la resurrezione di un’umanità che nell’incontro con il cristianesimo fiorisce appieno; racconta di uomini che ritornano liberi e, nelle contraddizioni presenti, sono capaci di guardare al futuro con speranza. Anche l’esposizione di una reliquia di San Gennaro richiama al fatto che l’incontro con l’Avvenimento cristiano permette di vivere dentro ogni circostanza con una nuova speranza: nello sciogliersi del grumo di sangue si scioglie il cuore dell’uomo.
Coglieva una verità il filosofo napoletano Giovanni Battista Vico quando osservava: “Paion traversie eppur sono opportunità”. Il percorso documenta quante “opportunità” ha generato l’incontro con un avvenimento che ha ridestato l’io di tante persone. Sono sorte opere che rispondono ai bisogni del quartiere: il doposcuola per i ragazzini, il Banco di Solidarietà, la cooperativa, una pluralità di iniziative di carità. Una storia di oggi che si innesta nella tradizione: uomini (oggi tutti beati e santi) che hanno vissuto intensamente la realtà in un momento storico di emergenza (l’unità d’Italia), fondando opere educative, opere di assistenza materiale alle famiglie indigenti o alle ragazze povere. Anche la storia della nascita dei Banchi e Monti di Pietà, sorti nel XVI sec., documentano come l’avvenimento cristiano genera una risposta concreta ai bisogni materiali della gente. Nella mostra è riprodotta una tipica edicola votiva napoletana raffigurante S. Gaetano da Thiene (uno dei fondatori dei Banchi).
I visitatori sono immersi nei vicoli della città, con le loro bellezze e contraddizioni, e possono conoscere il popolo napoletano e la sua tradizione. La mostra si chiude con un’immagine che da un particolare, (una finestra), si apre verso l’orizzonte del mare, ad indicare che tutto ciò che i visitatori hanno incontrato è un’apertura verso l’infinito.