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L’infinito nel particolare
‘Le eccezionali qualità e la produzione, per certi aspetti controcorrente, di Maurizio Bottoni, daranno vita alla mostra “L’infinito nel particolare”, in cui verranno esposte circa 70 opere tra dipinti e disegni. La pittura di Bottoni sembra oltrepassare le categorie classificatorie dell’arte contemporanea; le sue opere sono state definite “senza tempo” perché, pur riferendosi appassionatamente al passato – un passato severamente selezionato sulla base di una sensibilità naturalistica -, il loro carattere é personalissimo e perfettamente inserito nella contemporaneità. Di fatto ciò che può apparire senza tempo sono i soggetti eletti dal pittore: paesaggi che si spalancano a dismisura, boschi, zolle erbose, uccelli che, nella loro meraviglia lussureggiante, custodiscono qualcosa di misterioso. Un cosmo analizzato con la precisione di uno scienziato e con lo stupore di chi, consapevolmente o inconsapevolmente, registra i segni dello splendore del creato, così che riprodurli equivale a una immediata celebrazione. Ogni particolare dei quadri di Bottoni riflette l’immensità dell’infinito generatore della natura, avvolta da una calma scintillante, dove davvero “tutto é buono e splendido” e la bellezza é intesa come splendore del vero, mentre la persona, anche quando fisicamente assente, afferma in realtà la propria presenza nel riconoscimento commosso di tale valore. Maurizio Bottoni é nato a Milano, dove lavora, nel 1950. Ha frequentato il liceo artistico di Brera, poi abbandonato perché “si lavorava poco”. La sua pittura é stata oggetto di numerosi studi da parte di critici d’arte illustri, fra i quali, in più occasioni, Giorgio Soavi e Roberto Tassi.’