Chi siamo
L’enciclica “Fratres Omnes”
In diretta su Telepace e TV2000
Damir Mukhetdinov, Primo Vicepresidente del Consiglio religioso dei musulmani della Federazione Russa e Segretario esecutivo del Forum Internazionale Musulmano; David Rosen, Direttore internazionale degli affari interreligiosi del Comitato Ebraico Americano e Direttore dell’Istituto Heilbrunn per l’intesa interreligiosa internazionale; S. Em. Card. Louis Raphaël I Sako, Patriarca di Babilonia dei Caldei; S. Em. Card. Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna. Introduce Roberto Fontolan, Direttore del Centro Internazionale di Comunione e Liberazione.
Come si è visto in occasione del viaggio apostolico in Iraq, anche in questa fase quello al dialogo interreligioso rimane forse l’impulso più serio e consolidato del pontificato di Francesco, con una forza espressiva fatta di segni unici e irripetibili, capaci di comunicare a tutto il mondo. La “Fratelli tutti” non a caso ha avuto una ricezione ampia tra gli uomini delle religioni, e dei tanti suoi filoni contenutistici, quello relativo all’incontro tra le fedi è forse quello che ha avuto il maggiore seguito operativo, anche e soprattutto al di fuori del mondo ecclesiale.
Il Papa considera questo aspetto la chiave determinante per il futuro della convivenza umana: come ha scritto alla Biblioteca dello Spirito in occasione della presentazione della traduzione in russo dell’enciclica, a cura del Muslim International Forum, “La fratellanza nasce dal fatto di riconoscere un unico Padre. E, se siamo tutti figli di un unico Padre, allora possiamo chiamarci fratelli e soprattutto vivere come tali”. Per Francesco, il grande tema del pontificato, cioè il dialogo, ha il suo vertice e la sua condizione nell’incontro tra le fedi, perché chi crede riconosce un Padre e quindi può dire a tutti che si è fratelli.
Proprio da un incontro interreligioso nasce la “Fratelli tutti”. Nel realizzare l’enciclica, il Papa si è “sentito stimolato in modo speciale dal Grande Imam Ahmad Al-Tayyeb…Non si è trattato di un mero atto diplomatico, bensì di una riflessione compiuta nel dialogo e di un impegno congiunto. Questa Enciclica raccoglie e sviluppa grandi temi esposti in quel Documento che abbiamo firmato insieme. E qui ho anche recepito, con il mio linguaggio, numerosi documenti e lettere che ho ricevuto da tante persone e gruppi di tutto il mondo”.
Con il sostegno di Tracce.