Le Città degli Dei. Dieci culture pre-colombiane del messico

 

‘”Le Città degli Dei” offre un percorso inusitato e affascinante attraverso dieci Culture che, tra altre, hanno maggiormente segnato la storia di questa parte del Nuovo Mondo che va dal Messico Centrale al Pacifico, al Golfo, fino a parte del Guatemala, del Salvador, dell’Honduras e del Belize e che chiamano Mesoamerica. Il percorso della mostra – organizzata in collaborazione con l’iniziativa del Corpus Precolombiano dell’Editoriale Jaca Book e con l’I.N.A.H., Instituto Nacional De Antropologia e Historia Del Messico – non è solo un cammino “culturale”, ma un vero passaggio attraverso suggestioni profonde. All’ingresso ci si imbatte nella cultura OLMECA, “la cultura madre” che, in qualche modo, rappresenta il punto di riferimento per tutte le culture della Mesoamerica. Elemento simbolico per eccellenza è il calco della gigantesca “cabeza”, due metri di altezza, che rappresenta uno dei padri di quella grande cultura. Dalle paludi di San Lorenzo e del Tabasco saliamo sull’altopiano, nella valle di Messico, una grande conca che è stata culla di straordinarie culture: ci troviamo nel periodo classico e incontriamo, nella seconda sala, la prima grande metropoli della Mesoamerica, il cui splendore fu raggiunto attorno al 600 d.C.: TEOTIHUACAN, letteralmente “luogo dove si fanno gli dei”. Le sue piramidi e la sua Via dei Morti l’hanno resa un mito per le civiltà precolombiane successive. Teotihuacan non fu solo una città, ma il centro di un vastissimo impero tributario che dominò gran parte del Messico, sino ai confini della zona Maya e della zona di 0axaca. Tra gli oggetti, spicca il magnifico braciere tipico della produzione teotihuacana di quel periodo. Nella sala TOLTECA, la terza, incontriamo la civiltà che edificò la celeberrima città di Tula, col tempio di Quetzalcoatl, il serpente piumato, sulla cui piattaforma si ergono i maestosi Atlanti. Nella quarta sala incontriamo la cultura più nota, i MEXICA o, come venivano chiamati dagli spagnoli, gli AZTECHI. I Mexica erano un popolo guerriero, giunto per ultimo nella valle del Messico e che costituì un impero che rese tributarie un gran numero di popolazioni. La capitale, su cui sorge Città del Messico, la splendida Tenochtitlan, era veramente “maestosa”; il cuore era rappresentato dal Templo Mayor, dedicato al dio della guerra Huitzilopochtli ed al dio della pioggia Tlaloc. Gran parte degli oggetti della quarta sala provengono dagli scavi del Templo Mayor, condotti dal curatore scientifico della mostra Eduardo Matos Moctezuma. In questo ambiente, troviamo la straordinaria riproduzione della gigantesca Pietra della Luna, che incarna uno dei principali miti Mexica: la lotta tra il dio della guerra Huitzilopochtli contro la sorella Coyolxauhqui. Passando attraverso la sala del “tesoro”, entriamo nella quinta sala dedicata alle civiltà del Golfo: i T0TONACHI e HUAXTECHI: facitori di eleganti architetture, i primi, i secondi capaci di dare le basi stesse della religione che i Toltechi diffonderanno. Nella sesta sala scendiamo più a sud, nelle foreste dello Yucatan, dove fiorì la civiltà MAYA, in particolar modo del periodo classico e postclassico. L’evoluzione culturale ed artistica dei Maya fu ricchissima. Alla varietà degli stili, fa da contraltare una costanza di visione religiosa e cosmologica. Dalle culture ZAPOTECA e MIXTECA, che occuparono in tempi successivi la zona di Oaxaca, provengono gli eccellenti contributi in oggetti ed in ricostruzioni che ammiriamo nella settima sala, in particolare la ricostruzione della tomba di un grande personaggio zapoteco, da Monte Albán, completamente affrescata. Infine, nell’ottava ed ultima sala trovano spazio le ancora poco conosciute culture dell’Occidente che, con il popolo dei TARASCHI, toccarono particolari livelli d’eccellenza nell’artigianato e nella lavorazione dei metalli.’

Data

22 Agosto 1992 - 29 Agosto 1992

Edizione

1992
Categoria
Esposizioni Mostre Meeting