L’arte precolombiana a Panama

 

‘Una mostra che abbia per oggetto la ceramica precolombiana a Panama rappresenta un evento insolito. Le pur numerose esposizioni di arte precolombiana che si sono tenute in Italia e in Europa, hanno infatti sempre privilegiato le grandi culture del Messico e del Perù, praticamente ignorando quelle dell’America Centrale, considerata area intermedia, o semplice “ponte archeologico” tra le due Americhe. E’ difficile, nell’ambito di una mostra, dare un quadro esauriente delle molte espressioni artistiche nate in quest’area centrale. Tuttavia, anche una visione necessariamente parziale, limitata cioè alla zona di Panama, è sufficiente per comprendere che l’arte precolombiana del Centro-America non è arte minore, ibrida, ma grande arte, per molti aspetti autonoma. I manufatti ceramici, straordinari per purezza di forme ed eccezionali soluzioni grafiche, che hanno un riscontro solo nella ceramica Nazca (costa meridionale del Perù) e in quella degli indiani del New Mexico e dell’Arizona, si distinguono per la dinamicità, la profonda vitalità che si intuisce nei mitici squali, coccodrilli, uccelli, draghi, dipinti su piccoli piatti e vasi. Immobili, ma non statici. Osservandoli, si avverte la fluidità dell’acqua e il muoversi dell’aria o la sabbia sollevata dall’animale in corsa. A differenza delle altre culture precolombiane, dove è privilegiata la raffigurazione umana, nell’arte panamense traspare un universo fantastico dove sembra non esserci posto per l’uomo; nelle poche figure ritrovate, l’elemento umano è quasi sempre associato a quello animale. Non è fatto nuovo, questo, nelle antiche società indie, dove il fenomeno era di sovrapposizione, non di simbiosi: l’indio si mascherava da animale quando danzava, per acquistarne l’agilità, o nel combattimento, per averne la forza. Nella ceramica di Panama l’uomo è tutt’uno con l’animale, è un altro essere, forse un dio… Giuliana Zanetti’

Data

25 Agosto 1990 - 10 Gennaio 1990

Edizione

1990
Categoria
Esposizioni Mostre Meeting