La lauda medievale

 

‘Strumento per la preghiera collettiva divenuto nel tempo un vero e proprio genere letterario, la lauda medievale suscita da sempre grande interesse. Originata proprio da tale interesse, la mostra, allestita su circa 40 pannelli, ne ripercorre la nascita e lo sviluppo. Il XII secolo aveva fatto emergere il desiderio di riaffermare la concretezza dell’esperienza cristiana, avvicinabile e vivibile nella realtà di tutti i giorni. Ne sono segno il rinnovato interesse per i Luoghi Santi, culminato nel fenomeno delle Crociate, e il rilievo dato nelle diverse forme devozionali alla Passione di Cristo e alla vita della Vergine. Nel Duecento queste istanze trovarono ampia accoglienza negli ordini mendicanti, soprattutto tra i Francescani e i Domenicani, oltre che in altri movimenti religiosi. La pratica popolare della preghiera collettiva favorì la nascita e la diffusione della produzione laudistica. La mostra, dopo una prima sezione che illustra il contesto storico e religioso di questi secoli, passa ad illustrare i modi e i contenuti caratteristici della lauda: gli episodi evangelici più coinvolgenti, i racconti agiografici particolarmente esemplari, il volgarizzamento del repertorio salmistico e innodico. Anche le feste liturgiche come il Corpus Domini o l’Ascensione diventano oggetto di questi componimenti, creati per aiutarsi nella memoria di quanto accaduto e per riconoscerlo nel presente. Alcuni pannelli sono dedicati a Jacopone da Todi: il suo è un laudario fortemente personale dove, accanto alle consuete tematiche, confluiscono episodi autobiografici o giudizi su fatti o persone del tempo. Il livello formale, di grande levatura, esalta uno spessore teologico e una profondità di coscienza esemplari. Forse a Jacopone si lega la prima testimonianza di lauda drammatica, “Donna de Paradiso”, dove l’impeto dell’immedesimazione raggiunge una aperta dimensione teatrale, carica di struggente evocazione. Dopo la figura di Jacopone, la mostra illustra gli sviluppi della lauda fino al XIV secolo, segnalando da un lato il coinvolgimento delle tradizioni locali e dall’altro la progressiva riduzione a semplice genere letterario. I testi delle laudi sono accompagnate da un ricco apparato iconografico che vuole evidenziare le affinità tra l’esperienza letteraria e quella figurativa tra XII e XIV secolo. Alcuni temi cari alla laudistica, come il rapporto tra Cristo e la Vergine o l’itinerario della Passione, vengono ripresi anche nei dipinti e nelle sculture del tempo, con un analogo spirito di immedesimazione. Gli affreschi di Giotto o i rilievi di Giovanni Pisano offrono la stessa intensa umanità e la stessa carica affettiva riscontrata nelle laudi.’

Sezioni della mostra:
Sez. I Le origini della lauda medievale dal n° 1 al n° 8 (tutti 100×100 tranne il n° 1 50×100)
Sez. II Madonna dal n° 9 al n° 12 ( tutti i pannelli sono 100×100)
Sez. III Annunciazione dal n° 13 al n° 18 (tutti i pannelli sono 100×100)
Sez. IV Natività dal n° 19 al n° 22 (tutti i pannelli sono 100×100)

Sez. V La Passione dal n°23 al n°28 (tutti i pannelli sono 100×100)

Sez. VI I Santi dal n° 29 al n° 34 (tutti i pannelli sono 100×100)
Sez. VII La morte dal n° 35 al n° 38 (tutti i pannelli sono 100×100)

Sez. VIII Jacopone da Todi: lauda per i francescani dal n° 39 al n° 46 (tutti i pannelli sono 100×100)
Imballaggio 2 colli: cm.120X120X20

Data

24 Agosto 1997 - 30 Agosto 1997

Edizione

1997
Categoria
Esposizioni Mostre Meeting