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LA CREPA E LA LUCE. Intervista ad Edith Bruck
L’incontro verrà trasmesso in differita su TV2000
Questo incontro fa parte di un ciclo di videointerviste, realizzate dalla rivista Tracce, con Edith Bruck, Jesús Carrasco ed Elisa Fuksas: tre protagonisti della cultura del nostro tempo si raccontano in una conversazione a tu per tu, offrendo il loro sguardo sull’oggi, attraverso le ferite della storia personale e collettiva. Il titolo si ispira al verso di Leonard Cohen, tratto da Anthem: «C’è una crepa in ogni cosa e da lì entra la luce».
Edith Bruck, deportata nei campi di concentramento a tredici anni, è tra i più grandi testimoni viventi dell’Olocausto. E di cosa significa “tornare a vivere” dopo l’inferno. Nata in Ungheria nel 1931, in una povera famiglia ebrea, è scrittrice, traduttrice, regista, autrice de Il pane perduto (Premio Strega Giovani 2021). Nell’intima memoria della sua vita, c’è tutta la passione per la generazione del presente.