Chi siamo
Io, Pier Paolo Pasolini
A cura di
Casa Testori
«Manca sempre qualcosa, c’è un vuoto in ogni mio intuire. Ed è volgare, questo non essere completo, è volgare, mai fui così volgare come in questa ansia, questo “non avere Cristo” – una faccia che sia strumento di un lavoro non tutto perduto nel puro intuire in solitudine»
Pier Paolo Pasolini
Perché Pasolini oggi? Perché Pasolini è un capitolo aperto nella nostra storia. È un intellettuale il cui scrivere, pensare, filmare, dibattere è sempre stato segnato da una ferita profonda. Si può pensare che si trattasse di una ferita personale. In realtà se Pasolini è ancora così parola viva che brucia, anche a quasi 50 anni di distanza, è perché, per destino, si era fatto carico di una ferita collettiva. Pasolini è stato il testimone ferito di un mutamento antropologico, dove un mondo veniva spazzato via violentemente da un altro, sul quale convergevano i consensi di mercato e ideologia. Ma cosa si è perso nel passaggio da un mondo all’altro? Non si tratta solo di un problema sociologico: è un cambiamento che ha investito innanzitutto la sua identità e la sua persona. E che ha il segno drammatico di una “mancanza”. Pasolini ha saputo far forza sulla nostalgia di ciò che era perduto, mettendo in azione un’intelligenza capace di smascherare, senza temere lo scandalo, tutte le ipocrisie del nuovo mondo vincitore. La forza di Pasolini sta dunque in questa coincidenza tra piano personale e piano pubblico. Per questo le sue parole, per quanto scaturite dalla sua esperienza di intellettuale senza patria, sono parole che pesano ancora sulla storia collettiva.
Il percorso della mostra riaggancia questi due piani, facendo ricorso soprattutto alla presa diretta: sarà la voce di Pasolini, così tagliente e lucidamente dolorosa, a raccontarlo. Sei video mettono in scena altrettanti capitoli dell’agire pasoliniano, dal rapporto con sua madre e la sua terra, all’amore per la bellezza dell’opera umana, dal dolore per la società contemporanea, al bisogno di educazione.
Una mostra non per parlare di Pasolini, ma per sentir parlare Pasolini che parte dalla Fiera di Rimini ma raggiungerà il mondo, grazie a “Pasolini LIVE”, una performance lanciata nel web sui canali di Casa Testori. Da una cabina di regia posta all’inizio del percorso, verrà trasmessa una diretta pasoliniana continua: una lettura ininterrotta per oltre 10 ore al giorno di Libri e raccolte di Pasolini (articoli, poesie, interventi…) fatta dai volontari e visitatori del Meeting, oltre che da gruppi di attori, artisti e curatori, chiamati a leggere un brano di Pier Paolo Pasolini a loro caro. Ma la trasmissione delle letture dalla Fiera sarà solo uno dei flussi che raccoglierà questa performance, lungo i sei giorni di Meeting, per oltre 50 ore di diretta. Verranno, infatti, coinvolti lettori, appassionati, uomini di cultura che interverranno da tutto il mondo con la propria lettura, per un flusso continuo e un omaggio globale mai tentato per uno scrittore, capace di dar conto del tangibile interesse internazionale suscitato dall’intellettuale di Casarsa.
Con il sostegno di Intesa Sanpaolo, Vulcangas.