Intelligenza ed emozioni

 

‘Paradossi, cioè affermazioni contro l’evidenza abituale, ed antinomie, cioè vere e proprie contraddizioni, hanno da sempre costellato ed a volte sospinto lo sviluppo della matematica. Pur attraverso un’esposizione accattivante, la mostra non è pensata solo come “divertissement” per rendere confidenziali alcuni contenuti astratti, ma propone un percorso, sia in successione cronologica, sia per approfondimenti concettuali, fra paradossi, antinomie e problemi insolubili che investono i vari rami della matematica. Si va così dal più antico paradosso conosciuto, quello del mentitore, fino alla moderna antinomia dei “barbiere” di Russell. Di ogni paradosso viene evidenziato il fatto che la sua nascita è dovuta al necessario misurarsi dell’uomo (con gli strumenti di cui dispone, quindi anche con la matematica) con un contenuto che dimora nel suo io, ma lo sorpassa e lo sorprende: l’infinito. E, “paradossalmente”, ogni tentativo di comprendere (nel senso di confinare) il paradosso porta ad un artificioso irrigidimento della teoria o ad uno spalancarsi verso nuove prospettive. In questa ipotesi, si può avere l’intuizione dell’esistenza di un altro mondo, solo applicandosi con attenzione, fatica e amore a questo mondo.’

Data

20 Agosto 1989 - 27 Agosto 1989

Edizione

1989
Categoria
Esposizioni Mostre Meeting