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In un popolo pieno di canti. I fratelli Pedrotti e la coralità alpina
Per avvicinarsi al mondo della coralità alpina, a 80 anni dal primo coro nato dall’iniziativa dei fratelli Pedrotti, occorre capire l’ambiente montano, la vita in comunità, la passione per il canto insieme. La cultura alpina trova una delle sue più significative espressioni nel canto popolare corale e la coralità trentina ha sempre rappresentato, soprattutto nel Coro della SAT (Società Alpinisti Tridentini), l’archetipo di tutti i cori alpini.
Una vera cultura, pienamente umana, non può che nascere dall’esperienza di un popolo, gente che si riconosce amica e collabora in vista di un ideale, cercando di trovare gli strumenti per realizzarlo. Le identità culturali, le singole appartenenze, nella misura in cui vivono con passione l’esperienza dell’umano in un luogo specifico, non possono chiudersi nel localismo, ma si aprono all’umanità nelle sue variegate espressioni.
Le vicende che segnano la vita dei quattro fratelli Pedrotti – Enrico, Mario, Silvio e Aldo -, fotografi di professione e fondatori del Coro della SAT, testimoniano questa posizione in quanto dimostrano che la tradizione popolare, per non esaurirsi in un ricordo imbalsamato, ha bisogno di personaggi che siano in grado di dare dignità culturale ed espressiva alle sue diverse manifestazioni. Dalla fotografia alla montagna, dalla musica al canto corale: la costante della vita dei quattro fratelli è la passione per ciò che è bello e che rende contenti. Una passione accompagnata dalla coscienza della rilevanza culturale ed educativa che implica. Per questo motivo, la loro attività non si limita all’esecuzione di canti e melodie popolari ma, oltre ai dischi e ai concerti, genera strumenti per la diffusione del canto popolare alpino, quali i canzonieri con testi e musica, accompagnati da splendide fotografie.
Fondamentali per un salto qualitativo della loro produzione artistica, sono gli incontri con musicisti d’eccellenza fra cui Luigi Pigarelli, Antonio Pedrotti, Arturo Benedetti Michelangeli e Renato Dionisi che, partendo da un rapporto di amicizia profonda con i quattro fratelli, hanno arricchito il repertorio dei canti del Coro, rendendolo ancora più interessante e prezioso.
La mostra non ha la pretesa di voler aggiungere qualche tassello alla ricerca etnomusicologica, né vuole esaurire il vasto argomento della coralità alpina: parte dal desiderio di far conoscere, attraverso la narrazione della vita dei quattro fratelli trentini, gli aspetti più umani che stanno all’origine della nascita del più bel coro alpino, quello della SAT, che ancora oggi entusiasma un folto pubblico di appassionati. I temi che vengono sviluppati all’interno della mostra accennano alle origini antropologiche e culturali del canto alpino, contestualizzando la vita dei fratelli Pedrotti e gli esiti prodotti dall’attività del Coro della SAT “in un popolo”: il popolo trentino e quello, nuovo, della coralità alpina. La mostra è impreziosita dalla presenza di alcune fra le più belle immagini artistiche che i quattro fotografi hanno realizzato durante la loro lunga carriera, che va dagli anni ‘20 agli anni ’80.
Per celebrare l’importante ricorrenza degli 80 anni dalla fondazione del Coro della S.A.T., e a completamento delle tematiche della mostra, il Meeting riserva inoltre, all’interno del programma degli spettacoli, una serata per l’esibizione dal vivo del Coro della SAT: un grande concerto che consentirà al pubblico una conoscenza in prima persona dell’interessante ed appassionante repertorio del coro. Al concerto sarà abbinato uno stage che si terrà il giovedì 24 agosto. E’ possibile iscriversi inviando un mail a: info@madeofficinacreativa.com.